In Serbia il politico di opposizione Nikola Sandulovic è stato picchiato e arrestato dopo avere pubblicato un video in cui si scusava per i crimini di guerra commessi dal suo Paese in Kosovo. I suoi avvocati, come riportato dal Financial Times, sostengono che un furgone nero lo ha prelevato dalla sua abitazione e portato nel quartier generale della Security Intelligence Agency (BIA), dove sarebbe stato picchiato da quindici agenti. È stato riportato a casa il giorno successivo in condizioni critiche e ricoverato per un breve periodo in ospedale, prima di essere trasferito in una prigione ad alta sicurezza.



Nelle scorse ore è stata presentata denuncia al comitato delle Nazioni Unite contro la tortura, in cui viene affermato che all’oppositore è stato negato il giusto processo e che la sua vita potrebbe essere in pericolo in quanto gli sono state negate cure mediche adeguate. Il Governo serbo, da parte sua, ha confermato la notizia dell’arresto con l’accusa di incitamento all’odio etnico, ma nega di avere compiuto le violenze. 



Serbia, l’oppositore Sandulovic arrestato per incitamento all’odio: Ue e Uk chiedono spiegazioni

La questione relativa all’arresto di Nikola Sandulovic ha tuttavia gettato ulteriori ombre sul Governo della Serbia, guidato da Aleksandar Vucic, recentemente rieletto con proteste diffuse per presunti brogli elettorali. Il timore è che il Paese stia col passare del tempo scivolando sempre di più nell’autocrazia. È anche in virtù di ciò che l’Ue e il Regno Unito hanno chiesto spiegazioni in merito a quanto sta accadendo. “Ci aspettiamo che i diritti di tutti i cittadini siano rispettati”, ha affermato una portavoce della Commissione europea. 



Aleksandar Vucic da parte sua sembrerebbe volere oscurare la questione. Le responsabilità dell’arresto dell’oppositore politico sono state affidate a Aleksandar Vulin, che ha recentemente rassegnato le dimissioni da capo della BIA dopo essere stato sanzionato dagli Stati Uniti per i suoi legami con il governo russo e con i trafficanti di armi e droga. Inoltre, il capo del Governo ha ribadito che le informazioni relative alle violenze subite sono false e mirano a destabilizzare la sicurezza del Paese. La questione però è tutt’altro che chiusa.