Arrivano importanti novità dal punto di vista politico per la Serbia. Il presidente Aleksandar Vucic si è infatti arreso alle opposizioni: le Camere sono state sciolte e sono state annunciate le elezioni anticipate in programma il 17 dicembre. L’annuncio è arrivato dallo stesso Vucic, che ha sottolineato l’importanza di “necessario restare uniti nella lotta per la protezione degli interessi nazionali e statali”.
Il discorso va a parare alle sparatorie che hanno sconvolto la Serbia lo scorso maggio, tragedie che hanno scatenato un’ondata di proteste di massa contro la presidenza. Pleonastico sottolineare che la campagna elettorale sarà indissolubilmente legata ai rapporti con il Kosovo.
Serbia, ufficiali le elezioni anticipate
Le politiche si terranno insieme alle amministrative a Belgrado e alle regionali in Vojvodina. Intervistato da Prva, Vucic ha evidenziato: “Quando si comincia a parlare di crisi di legittimità del potere, allora è importante che i cittadini abbiano la possibilità di esprimersi, che dicano cosa pensano e se sono d’accordo con la direzione verso la quale va la Serbia”. Il partito di Vucic è in vantaggio secondo le ultime rilevazioni, riporta Euronews, ma dovrà fare i conti con una maxi-coalizione formata da otto partiti e movimenti europeisti uniti dallo slogan “Serbia contro la violenza”. Ricordiamo che alle ultime politiche dall’aprile del 2022 il partito progressista ottenne 120 seggi su 250, consentendo a Vucic di diventare presidente per la seconda volta. Vučić non ha perso l’occasione per ribadire il successo del suo operato, che “sta modernizzando la Serbia con riforme radicali, massicci investimenti in infrastrutture, sanità, ricerca e alta tecnologia”.