Per la prima volta, Serena Bortone è stata questo pomeriggio ospite di Silvia Toffanin a Verissimo per un’intervista ricca di aneddoti e riferita tanto all’ambito professionale che privato. La conduttrice ha subito incalzato la collega a proposito della sua longeva attività lavorativa, avviata da giovanissima: “Ho iniziato a lavorare a 18 anni, quasi 35 anni di carriera. La mia riservatezza? In realtà sono una persona molto aperta, un libro aperto; questo se vuoi è anche un motivo di vulnerabilità, è più facile che tu possa essere colpito perché si capisce cosa sono. Però ho una sfera di ritrosia soprattutto sulle cose più importanti della vita, poi certo se ne può parlare perché segreti non ne ho…”.



L’attenzione non poteva poi che essere rivolta alle ultime vicende in Rai, con particolare riferimento al ‘caso-Scurati’ relativo proprio al programma di Serena Bortone. “Sono molto tranquilla, non ho particolari ansie e nemmeno eccitazione; nella vita si cerca sempre di fare la cosa giusta, poi alla fine l’importante è non fare la cosa sbagliata. Più attacchi o attestati di stima? Non sarebbe elegante da parte mia fare classifiche, detesto l’autocompiacimento e quando ci casco quasi me ne vergogno”. La conduttrice ha poi aggiunto: “Ti posso sorridere e dire che sono molto tranquilla… E’ la prima volta che mi accade una situazione del genere ma non sono una testa calda: sono una orgogliosa dipendente dell’azienda di servizio pubblico. Se questa libertà ha un prezzo? Per quel che mi riguarda la sua assenza avrebbe un prezzo ancor più superiore, forse ho pagato qualcosa per la mia totale assenza di piaggeria…”.



Serena Bortone a Verissimo: “Ecco perchè benedico i 3 anni di malattia di mio padre…”

Volgendo uno sguardo al suo percorso professionale, soprattutto agli albori, Serena Bortone si è raccontata a Verissimo parlando delle difficoltà nell’emergere in quanto donna. “Quando ero ragazzina pensavo che essere donna fosse la cosa più bella, poi ho capito andando avanti che la voce femminile, non solo la mia, faceva più fatica ad affermarsi. E’ colpa di un sistema che potremmo definire patriarcale nel quale siamo stati cresciuti, l’idea dove c’è qualcuno che porta i pantaloni in casa. Non esistono i ruoli, ma la capacità di supportarsi…”. La conduttrice ha però anche colto l’occasione per rinnovare il suo senso di appartenenza alla Rai: “Io sono stata valorizzata dalla Rai, sono molto grata alla mia azienda; non sono una vittima, cerco sempre di vedere le cose belle della vita”.



Una parte molto toccante dell’intervista di Serena Bortone a Verissimo è stata senza dubbio quella dedicata alla figura del suo amato padre: “E’ mancato nel 2010, mio padre è stato malato per gli ultimi 3 anni della sua vita e devo dire, dico una cosa che può sembrare bizzarra ma è molto vera, io benedico quel periodo perchè mi ha consentito di prendermi cura di lui. In questa fase io ho potuto dimostrare a lui l’amore che gli volevo e lui lo ha accolto senza ritrosia. C’è un regalo bello della vita in questo accudimento, soprattutto l’aver avuto la possibilità di dimostrargli che ero importante per lui”. In conclusione, a proposito della sua vita sentimentale, la conduttrice ha raccontato: “Sono single, diciamo che il compromesso è complicato… Poi tutti i fidanzati che arrivano si sistemano subito a casa. Io ho bisogno di una persona che mi tenga testa, però voglio decidere io; diventa quindi tutto complicato. Poi soprattutto sono una persona impegnativa… Dobbiamo trovare un amante del genere, un affezionato alla categoria!”.