Continuano i problemi per l’apprezzata conduttrice Rai Serena Bortone che si trova a fare i conti con una pesante sospensione dopo il (discussissimo) caso che ha coinvolto anche lo scrittore Antonio Scurati e – soprattutto – con la sua eliminazione dal prossimo palinsesto dell’emittente pubblica; con un nuovissimo ‘scandalo’ che coinvolge – questa volta – l’artista ed esponente dell’arte povera Michelangelo Pistoletto. Un caso portato agli albori della cronaca dal Fatto Quotidiano che è andato a ripescare un servizio del 2023 del programma ‘Oggi è un altro giorno‘ (che vi lasciamo in calce a questo articolo) per confrontarlo con un servizio fotografico pubblicato – sempre l’anno scorso – da Repubblica.



Per comprendere meglio la vicenda dobbiamo partire proprio dal servizio del programma un tempo condotto da Serena Bortone, dove il nostrano Michelangelo Pistoletto parlò del suo famoso ‘Terzo paradiso‘: per l’occasione sul set venne portato uno specchio che l’artista biellese usò per rappresentare il suo simbolo dell’infinito rivisitato e per spiegarne il senso agli spettatori, poco prima di autografarlo.

Serena Bortone e il ‘caso’ dello specchio (suo) autografato da Pistoletto: cosa è successo

Dopo la performance Serena Bortone – estasiata – commentò rivolgendosi proprio a Pistoletto “tutto può diventare opera d’arte”, poco prima di confessare che “questo poi me lo porto a casa” visto che “è mio lo specchio”; mentre l’artista (forse ironicamente, forse no) le rispose “il prezzo poi lo vediamo”. La puntata si concluse, ognuno tornò alla propria vita, e del caso non si è più saputo nulla; almeno fino ai giorni scorsi quando il Fatto quotidiano ha rinvangato la faccenda pubblicando anche una foto scattata da Repubblica in casa della conduttrice nella quale – appeso sopra ad un armadio – si vede proprio il ‘famoso’ specchio autografato dall’artista.

Voci di corridoio in casa Rai – raccolte, appunto, dal Fatto – starebbero ipotizzando una qualche violazione del codice etico visto che si prevede chiaramente che ogni dipendente “non può sfruttare nella vita sociale la posizione che ricopre per ottenere vantaggi economici o di qualsivoglia (..) utilità che non gli spettino”. Di fatto, lo specchio firmato da Pistoletto potrebbe valere anche diverse migliaia di euro, ma – fermo restando che dalla Rai non arrivano conferme alle voci – l’entourage di Serena Bortone avrebbe una spiegazione inoppugnabile.

“Fu un’idea – spiegano al Corriere oggi – concordata con l’artista. Lo specchio messo a disposizione dalla produzione era brutto” e visto che la conduttrice sapeva “come si sarebbe svolta l’intervista, ne aveva portato uno della nonna dalla casa di Anzio” che è poi stato scelto ed utilizzato per il servizio. In altre parole: non ci sarebbe stato nessun furto, nessuno vantaggio sfruttato e – tanto meno – un’appropriazione indebita, e i collaboratori della Bortone si chiedono anche se sia il caso di “considerare un bene anche un autografo di un autore su un libro”; consuetudine – quella di firmare e regalare libri – non poco rara in casa Rai.