Botta e risposta a “Oggi è un altro giorno” tra la conduttrice Serena Bortone e Riccardo Molinari per il post pubblicato dal suo collega di partito Simone Pillon. «Sono argomenti che ci stanno molto a cuore quelli femminili», la premessa della conduttrice, che ha chiesto all’ospite se fosse d’accordo. «Assolutamente no, Pillon parla a titolo personale. Guardiamo i fatti: la Lega fa parte di un governo che ha presentato un Pnrr che ha tra gli obiettivi principali proprio quello posto dall’Università di Bari, cioè aiutare l’accesso delle donne alle facoltà, poi ognuno si fa la sua idea». La Bortone ha subito replicato: «Diteglielo però allora. Molinari, chiami il suo collega Romeo, che è capogruppo della Lega in Senato, affinché dica a Pillon di non scrivere più cose sulle quali il partito non è d’accordo. Ci renderebbe tutti più sereni».
Allora Riccardo Molinari ha provato a giustificare il collega: «L’errore umano c’è sempre in tutti i campi. A volte qualcuno dice delle cose che non sono in linea». «Anche il pensiero misogino», la replica piccata di Serena Bortone.
BELLANOVA E MALPEZZI VS PILLON “BASTA STEREOTIPI”
Simone Pillon nelle ultime ore aveva espresso la sua totale contrarietà alla decisione dell’Università di Bari di ridurre le tasse universitarie alle studentesse per incentivare le iscrizioni in alcuni corsi prevalentemente maschili. Così è scoppiata la bufera. Teresa Bellanova di Italia Viva su Facebook ha parlato di una iniziativa significativa. «Incentivare la presenza delle donne nelle Stem e in ambiti dai quali tradizionalmente sono escluse rappresenta un importante passo avanti sulla strada della piena inclusione ed emancipazione», ha scritto l’ex ministra, secondo cui le parole dell’esponente della Lega sono «assurde e misogine». Per la Bellanova «è il momento di liquidare questi ridicoli stereotipi, mossi da una visione arcaica e patriarcale, per accettare finalmente la realtà delle cose: non esistono lavori prettamente femminili né prettamente maschili». Simona Malpezzi, presidente del gruppo Pd al Senato, ha definito «sconcertanti» le parole di Pillon. Quindi, ha ricordato i traguardi raggiunti dalle donne nelle varie professioni, «con buona pace di quelli come Pillon che le vorrebbero chiudere dentro casa».