Ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, Serena Dandini parla del suo nuovo libro ‘Cronache dal paradiso’ e tocca temi molto personali come il rapporto con la sua famiglia aristocratica. Parlando di suo padre, la conduttrice e scrittrice dichiara: “Io non ho ereditato nulla da lui, solo una cosa che per me è preziosissima: lui era spiritosissimo, un grande senso dello humor. Papà l’ho amato e odiato”
Più malinconico invece è il ricordo di sua madre: “Io ho cercato di riprodurre dentro di me la voce di mia mamma, non me la ricordo più. Nei miei ricordi non la recupero, è una cosa un po’ triste ma che ti dà anche la possibilità di immaginarla come vuoi, un po’ come la vita”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Serena Dandini: la famiglia nobile decaduta
Serena Dandini, in libreria con il suo ultimo romanzo “Cronache dal paradiso”, sarà ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, martedì 15 novembre, di Oggi è un altro giorno. Serena Dandini, all’anagrafe Serena Dandini de Sylva è la figlia del conte Francesco Lorenzo Dandini De Sylva e della marchesa Silvia Vaccari. “Sono discendente di una famiglia aristocratica sì, ma decaduta, e poi da adolescente mi vergognavo, con i miei compagni di scuola, del cognome e dello stemma nobiliare, in cui non mi riconoscevo e da cui non avevo alcun vantaggio”, ha raccontato la conduttrice in un’intervista al Corriere della Sera. A differenza dei suoi fratelli, Serena ha frequentato le scuole pubbliche: “Di questo sarò sempre grata a mia madre, un genio, perché ha intuito che con me l’istituto privato non avrebbe funzionato. Sono stata la pecora nera, ma l’intuizione di mamma mi ha reso cittadina del mondo”.
I genitori di Serena Dandini
Nell’intervista al Corriere della Sera, Serena Dandini ha parlato del padre Francesco Lorenzo Dandini De Sylva, avvocato: “Mio padre si era mangiato tutto, era rimasto solo lo stemma, che non so neanche bene cosa rappresenti: da lui non ho ereditato palazzi e gioielli, ma senso dell’umorismo e questo mi ha aiutato ad affrontare la vita, a dover contare solo sul mio impegno. Ho sempre temuto di finire in tailleur con la collana di perle”. Per quanto riguarda la madre, Silvia Vaccari, ha rivelato: “Sin da quando, minorenne, andavo al Piper di nascosto… Mia madre era terrorizzata: il Piper era luogo di perdizione. Una volta le proposi di venirci con me e, con mio grande stupore, accettò la proposta. Lei, con il suo tailleur e il filo di perle, fu scioccata dall’ambiente, dai ragazzi che si baciavano in pubblico, dal volume della musica… Avrebbe voluto mantenere il suo aplomb e invece, seguendomi sulla pista da ballo per controllarmi, si perse una scarpa”.