Stefania e Stefano Andreotti a 360° a Oggi è un altro giorno. «Lui è rimasto orfano del padre quando aveva due anni. Erano tre fratelli, poi purtroppo la sorella è morta molto giovane e li ha tirati su nostra nonna. Non vivevano nell’oro, vivevano con una pensione di guerra», hanno esordito nel raccontare il padre tra vita pubblica e privata: «Lui non voleva fare il politico, voleva fare il medico». Poi sulla fede calcistica: «Era molto romanista, ma non era molto anti-laziale, perché considerava importante avere due grandi squadre nella Capitale»



Stefania e Stefano Andreotti hanno poi ricordato il referendum sul divorzio: «Lui avrebbe fatto di tutto per evitare il referendum, lui aveva cercato un accordo con il Partito Comunista, dove le donne non erano tutte favorevoli al divorzio». A differenza del padre Giulio, i figli hanno deciso di non fare politica: «La politica ci interessava tantissimo, ma lui non ci ha mai invogliato e penso che non sarebbe stato contento. Tutti noi abbiamo fatto una strada diversa, siamo stati una famiglia normale».



STEFANIA E STEFANO ANDREOTTI A OGGI È UN ALTRO GIORNO

Stefania e Stefano Andreotti hanno poi ricordato il rapporto tra il padre e Madre Teresa di Calcutta: «Con Madre Teresa ha avuto un rapporto bellissimo. Ogni volta che veniva a Roma, vedeva mio padre: quando mio padre ha iniziato il suo calvario dei processi, un giorno al suo studio privato bussò alla porta Madre Teresa di Calcutta». Un ricordo anche del dramma della morte di Aldo Moro: «Quando il 9 maggio fu annunciata la sua morte, noi abbiamo visto nostro padre piangere, lui ha pianto solo per la morte della madre. Per lui fu un dolore enorme, fu una sconfitta». Stefania e Stefano Andreotti hanno poi evidenziato: «Vogliamo che venga ricordato per come era davvero, molto diverso da come vogliono rappresentarlo. Come una persona molto diversa, da come lo abbiamo conosciuto noi in famiglia: una persona aperta, solare e generosa».

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