Serena Grandi è stata ospite dal programma di Rai Uno, Weekly. La famosissima e amata attrice italiana ha cominciato parlando della sua infanzia: “Mi chiamavano svampitella? Era la mia maestra che mi chiamava così, io avevo sempre la testa che non era presente, ero una svampitella e si arrabbiava anche. Mi son preso una rivincita? Devo dire di sì”. Poi Serena Grandi ha parlato del suo papà a cui ha dedicato un libro: “E’ stato un partigiano e lui avrebbe voluto che diventassi un magistrato o una commissaria, mi diceva sembra che mi voleva regalare una piccola pistola con la madre perla da tenere nella borsetta, lui mi amava tantissimo, una gioia. Mia mamma? Un’attrice mancata. Pietro Germi la voleva nel suo film Il Ferroviere ma lei non l’ha potuto fare perchè il padre, mio nonno, non voleva. Quindi rimase incinta e tutta questa gestazione… pensava ad un film che non aveva fatto e che avrebbe potuto diventare una star ed è infatti diventata una star di Rimini”.
Serena Grandi ha proseguito: “Quando io nacqui andò sul set del film Il Ferroviere e disse a Pietro Germi: ‘Io non ho accettato di fare il film ma ho fatto questa bimba’ e questo è stato un battesimo evidentemente, ci ho pensato poi. Non si capisce, io non sono figlia d’arte”. Serena Grandi, 21 anni dopo, partì per Roma destinazione Cinecittà con un solo vestito rosso, e non tornò più: “Fu un grande dolore per i miei genitori, ma poi quando videro che già dopo due o tre mesi facevo i film e non delle comparse…”.
SERENA GRANDI SU TINTO BRASS E ALBERTO SORDI
Sull’incontro con Tinto Brass: “E’ come Pupi Avati, personaggi nel mio cuore che non scorderò mai più. Soffro all’idea che possono invecchiare ma li sento”. Serena Grandi ha lavorato anche con Paolo Sorrentino recitando ne La Grande Bellezza, film che ha vinto l’Oscar: “Ho fatto un tatuaggio, stavo dormendo quando me l’hanno fatto. Era un po’ grande e la testa si muove… Fu un’emozione grandissima. Io ero in Romagna e mi dissero che il film era all’Oscar. Io non ci credevo, è stato un sogno, poi sono una sognatrice”.
Sul suo rapporto con Alberto Sordi, Serena Grandi: “Abbiamo sempre riso io e lui, era sempre di buonissimo umore, abbiamo fatto tre mesi a Ferrara ridendo assolutamente poi la domenica andavamo sempre a mangiare il tartufo, lui lo adorava”. Sull’amore mancato con Pino Daniele: “Trovai una cassetta musicale all’entrata di casa, la presi e la misi nella mia borsa. Ero sposata in quel momento e quando fui sola l’ascoltai e ricordai che due giorni prima avevamo avuto un incontro magnifico sotto i limoni, lui mi guardava e io lo guardavo, la canzone ‘mal di te’ è una fotografia di quel momento, un voler stare insieme, ma non si poteva. Voglio ricordarla così, forse se avessi avuto una storia importante non sarebbe stato così bello, sono stata male perchè l’empatia è un altro mio sogno”.