L’udienza preliminare riguardante l’omicidio di Serena Mollicone, che avrebbe dovuto decidere se il carabiniere Franco Mottola di Arce, il figlio Marco, la moglie Annamaria e altri due carabinieri, dovevano essere rinviati a giudizio per l’omicidio della giovane, e subire quindi un processo, è stata rinviata al prossimo 15 gennaio. La trasmissione di Rai Uno, Storie Italiane, ha intervistato subito dopo la fine dell’udienza, Guglielmo, il padre di Serena, che da 18 anni si batte per conoscere la verità: “L’udienza è stata rimandata al 15 gennaio – le parole del genitore visibilmente affranto – più passa il tempo e più le forze diminuiscono, e i responsabili rimangono liberi. Io porto dentro il dolore e voglio che Serena abbia giustizia”. Prima dell’inizio dell’udienza, il padre si era mostrato decisamente ottimista: “E’ un grosso passo avanti – aveva commentato il signor Mollicone alla Rai – perché arrivare a questo traguardo dopo 18 anni significa aver fatto dei passi da gigante, significa che c’è finalmente la volontà della procura e dell’arma dei carabinieri di arrivare alla verità, cosa che invece prima era offuscata per i motivi che si conoscono abbastanza bene”.
SERENA MOLLICONE, OGGI L’UDIENZA PRELIMINARE, IL PADRE “NON CREDO AL SUICIDIO DI SANTINO TUZI”
Guglielmo Mollicone aveva parlato anche di Santino Tuzi, il brigadiere che si è suicidato: “Ho sempre creduto alle sue parole, era una persona retta e corretta. Ha mentito sicuramente perché impaurito, quindi comprendo il suo stato d’animo. Essere riuscito a dire quello che sapeva gli è costato alla vita, anche perché io non credo al suo suicidio”. Un uomo, Guglielmo, che si è battuto con forza nonostante abbia trovato sempre le barricate, e nonostante lo stesso sia stato addirittura indicato inizialmente come presunto colpevole: “La forza me l’ha data Serena – proseguiva ancora il padre – sono convinto che le sia al mio fianco e che mi consoli. Già 18 anni fa puntavo il dito contro la caserma di Arce ma mi credevano pazzo, ma penso che tutto quello che dicevo e sapevo in qualche modo me lo “suggeriva” proprio Serena. Oro sono felice – raccontava ancora – che si possa finalmente arrivare la verità e dare giustizia a mia figlia”. Infine, su un eventuale incontro con i presunti responsabili dell’omicidio della ragazza, Guglielmo aveva specificato: “Sicuramente non verranno, si presenteranno i loro avvocati, ma se dovessero venire vorrei guardarli in faccia e chiedere loro se non hanno mai provato vergogna in questi anni a nascondere questa cosa”. Ovviamente si tratta di dichiarazioni forti del padre della Mollicone, che noi riprendiamo e pubblichiamo e che andranno confermate o smentite dai giudici.