Chi ha ucciso Serena Mollicone? La domanda non ha ancora risposta nonostante siano passati 23 anni da quando la ragazza di 18 anni di Arce è stata uccisa. I giudici della Corte d’Appello di Roma ritengono che la famiglia Mottola non c’entri con la morte della ragazza, ma la battaglia della famiglia della vittima per avere giustizia prosegue. Infatti, lo zio Antonio Mollicone dopo la sentenza di secondo grado assicura che proveranno fino in fondo a far emergere la verità, anche perché «una società che non persegue verità e giustizia non ha senso che esista».



La sorella di Serena Mollicone, invece, si è detta «amareggiata» per quello che ritiene sia un caso di assenza di giustizia. Duro anche lo sfogo di Maria Tuzi, la figlia del carabiniere che testimoniò sulla presenza di Serena Mollicone nella caserma di Arce, poi morto suicida: «Mio padre era un tipo riservato, l’ho fatto conoscere a tutti mettendolo in risalto così senza concludere nulla». Era ottimista, infatti si aspettava una condanna, in virtù di elementi e testimonianze, «il cerchio si poteva perfettamente chiudere». Ma le cose non sono andate come da lei auspicato: «È stata veramente una seconda delusione».



OMICIDIO SERENA MOLLICONE, LA REAZIONE DELLA FAMIGLIA MOTTOLA ALL’ASSOLUZIONE

Diverso lo stato d’animo nella famiglia Mottola dopo la sentenza di appello sull’omicidio di Serena Mollicone: il legale – l’avvocato Mauro Marsella – ha rimarcato che la vicenda è stata scandagliata nel dettaglio tramite le decine e decine di udienze, ma alla fine la conclusione è che per la seconda volta i suoi assistiti sono stati giudicati innocenti. Dello stesso avviso è il collega Francesco Germani, il quale ha evidenziato che la giustizia può essere lenta, ma arriva comunque: «E in questo caso è arrivata due volte».



Invece, Marco Mottola, imputato insieme al padre Franco e alla madre Anna Maria, si è lasciato andare ad uno sfogo in cui ha messo nel mirino i media: «Avete causato voi questo incubo, voi accusate prima della sentenza», ha urlato ai giornalisti fuori dall’aula. Pur non volendo generalizzare, ha dichiarato che molti giornalisti non hanno raccontato la vicenda relativa all’omicidio di Serena Mollicone, ma solo accusato. «La pace, con tutto quello che ci hanno fatto passare, non c’è», ha aggiunto il padre, Franco Mottola.