Serena Rossi è tornata a Napoli per “Mina Settembre”

Serena Rossi è tra i protagonisti – ospiti di Telethon. Intanto l’attrice si gode il grandissimo successo di Mina Settembre che l’hanno vista protagonista indiscussa della domenica sera di Raiuno. Per la seconda serie della fiction di successo, la bravissima attrice e showgirl è tornata a vivere a Napoli, la sua città natale. “Io sono di Miano, vicino a Capodimonte, anche se le scuole le ho fatte ai Colli Aminei. Sin da ragazzina ho imparato a conoscere la città con le amiche a bordo del mio scooter” – ha dichiarato l’attrice dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni.



Non solo, la Rossi ha ricordato anche la sua infanzia e le tradizioni di un Sud Italia: “i miei riferimenti a Miano sono le palazzine che ha costruito mio nonno nel pieno boom economico degli Anni 60. Lì ci vivevano i miei nonni, appunto, la mia famiglia, i miei zii, i cugini di secondo grado. Ho trascorso tutta l’infanzia a giocare nel giardino e nel cortile sotto casa a nascondino o con la palla e poi facevamo tutti insieme merenda con pane e pomodoro. Mio nonno paterno era costruttore ma in realtà aveva la passione per la musica. Lui era molisano di origini e alle feste di paese suonava l’organetto”.



Serena Rossi: “l’arte è un marchio di famiglia”

Serena Rossi è cresciuta a stretto contatto con l’arte. “Anche mio nonno materno era un artista. Scriveva i testi delle canzoni per Mario Merola e ha conosciuto mia nonna che cantava ai ricevimenti. Si sono sposati e hanno avuto otto figli tra cui mia madre, la più grande di tutti. In famiglia tutti fanno dei lavori cosiddetti normali ma ognuno coltiva l’interesse per l’arte: musica, teatro, pittura” – ha raccontato l’attrice che sin da bambina ha dimostrato di avere un talento innato per il mondo dello spettacolo. ”



“Sin da piccola le maestre mi coinvolgevano nei canti. D’estate nei villaggi turistici partecipavo a tutti gli spettacoli” – ha rivelato l’attrice a Tv Sorrisi e Canzoni precisando – “sono sempre stata molto espansiva e ho sempre amato stare al centro della scena: cantavo e ballavo. A recitare non ci pensavo proprio. Un amico di mio zio che faceva pianobar consigliò a mio padre di spingermi a cantare nelle cerimonie. A 13 anni, il sabato sera, io e papà ci esibivamo nei locali, ci siamo fatti un sacco di matrimoni. La mia famiglia è stata la mia forza. I miei genitori li adoro”.