Serena Rossi è una delle ospiti della puntata dedicata a Sanremo di Una storia da cantare, il programma condotto da Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero in onda questa sera in replica su Rai1. Per lei come per tutti, il periodo di cui siamo appena reduci è stato molto particolare: durante questo lockdown, dice, non si è mantenuta particolarmente attiva, mentre ha lasciato che i lavori che l’hanno vista protagonista e che erano già pronti uscissero ognuno sulla rispettiva piattaforma (si pensi, per esempio, al film di e con Giampaolo Morelli 7 ore per farti innamorare). “Io non lavoro dal 9 marzo”, informa in un’intervista di maggio al Corriere della Sera, “da quando sono state bloccate le riprese di un’altra serie, Mina Settembre. In realtà, quindi, sono rimasta a casa, con la mia famiglia, rispettando precisamente tutte le direttive”.



Serena Rossi e il suo impegno nel sociale

A Serena Rossi non è pesato più di tanto rimanere a casa, nella sua Napoli, dove ha anche avviato un progetto solidale in forma di onlus: “ Sì, ero entusiasta di tutte le iniziative, anche minime, di solidarietà qui a Napoli e ci siamo detti, tocca a anche a noi. È nato così il progetto ‘SpesaSospesa’, che si interfaccia con altre startup simili e con chi ci segnala sul territorio i punti di criticità. Si viaggia su un doppio binario di solidarietà. Si raccolgono cestini di alimenti di prima necessità destinati a chi non può permettersi neanche di mangiare con dentro tutto cibo proveniente da aziende alimentari in difficoltà. Così, fra l’altro, otteniamo anche un terzo obiettivo, quello di non buttare via ciò che non si riesce a consumare”. Un’iniziativa lodevole, com’è lodevole anche l’uso che dice di fare dei social network: “Sono grata a chi mi segue, ma se pensa di avere da me foto e fatti della mia vita privata, si sbaglia. È una cosa che non mi è mai piaciuta. I social li uso solo come veicolo, anche per aiutare gli altri”.



I progetti futuri di Serena Rossi

Intanto, nel futuro di Serena Rossi ci sono già tre film. È lei stessa a presentarli: “Diabolik dei Manetti Bros (di cui Serena è la musa, ndr) con Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastandrea e Claudia Gerini, Sei tornato di Stefano Mordini con Stefano Accorsi,Valeria Golino e Maya Sansa e un’opera prima di Marco Mario de Notaris, tutta girata a Napoli, La tristezza ha il sonno leggero con Stefania Sandrelli, Tonino Taiuti e Marzio Honorato”. Insomma, la Rossi non è proprio una che si adagia sugli allori (del successo). Certamente è per lei una bella soddisfazione esser riuscita a raccogliere ampi consensi con la sua interpretazione di Mia Martini, che peraltro è stata replicata quest’anno proprio nel giorno del 25° anniversario della sua scomparsa, ma – archiviata questa (bella) esperienza – si prepara a viverne di nuove e ancor più entusiasmanti.

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