Serge Gainsbourg é il paroliere di Je t’aime..moi non plus? La storia dell’artista, storico amore di Brigitte Bardot e amante di  Jane Birkin

Mentre il mondo dell’intrattenimento, nel web, piange per la notizia della morte di Jane Birkin, l’occhio pubblico si interroga sull’identità di Serge Gainsbourg. Si tratta di un uomo dalle origini ucraine, produttore, paroliere, attore, cantante, che tra le altre opere ha composto il pezzo storico Je t’aime… moi non plus, che in origine lo vincolava l’artista allo storico amore, Brigitte Bardot. Il brano passava poi al centro della cronaca en rose, con la proposta del compositore Serge Gainsbourg, avanzata a Jane Birkin, di reinterpretarlo in una nuova versione e la destinataria della proposta finiva per dare il suo consenso. La nuova versione del brano apriva l’album Jane Birkin – Serge Gainsbourg, inciso a Londra nel 1969.



Lo scandalo di Brigitte Bardot, legato al “triangolo amoroso” che nel gossip vedeva il paroliere tradire la moglie per Jane Birkin, lasciava spazio, nella nuova versione, ad un pudore malizioso e perverso, sensuale e fragile. Il singolo, pubblicato nel febbraio del 1969 su etichetta Philips, diventava fonte di scandalo di risonanza global.



Serge Gainsbourg e la scomunica emessa dal Vaticano

Giungeva in Italia, nell’estate dell’anno successivo, e finiva per subire una censura nel Belpaese, in primis dalla Rai che ne vietava la diffusione e a Lelio Luttazzi di pronunciare il titolo dell’opera nella trasmissione radiofonica Hit Parade. Questo, nonostante l’album dell’opera della discordia si trovasse allora ai primi posti della classifica di vendite.

Ma non é tutto. Perché lo storico amante di Jane Birkin, Serge Gainsbourg, finiva poi ben presto anche per subire una scomunica. Il Vaticano, attraverso L’Osservatore Romano appoggiava la decisione della RAI e Paolo VI emetteva una scomunica ai danni del produttore del brano, che nel Regno Unito veniva bandito dalla BBC, mentre il disco veniva ritirato, anche grazie alla regina Giuliana dei Paesi Bassi, che possedeva parte della Philips.