Non capita certo tutti i giorni di rifilare 4 dei 7 gol della propria squadra contro la finalista uscente in Champions League, eppure per Serge Gnabry il poker rifilato ieri sera contro il Tottenham a Londra è sembrato quasi naturale. Quattro gol e potevano essere anche molti di più, con una difesa degli Hammers sotto choc per le infilate che i ragazzi terribili di Niko Kovac hanno mantenuto di fatto per tutti i 90 minuti di Champions. Come Marco Van Bastern, come Lionel Messi ma anche come Shevchenko, Dado Prso, Cristiano Ronaldo e altri 50 giocatori della storia della Coppa Campioni, Gnabry si iscrive al club dei grandissimi che hanno messo a segno un poker in una singola partita di Champions (Messi e Luiz Adriano sono invece gli unici ad averne fatto 5 tutti in una volta, ndr): l’esterno tedesco si presenta così, con qualche anno di ritardo rispetto alle attese, sul palcoscenico europeo pronto a far valere tutte le proprie qualità in una dimensione, quella del nuovo Bayern, finalmente adatta alla sua incredibile e mostruosa crescita tecnica. I sogni con l’Arsenal divenuti incubi, poi il West Brom, il Werder e l’Hoffenheim prima di tornare in Baviera e scatenare tutto il suo arsenale di colpi ancora solo intravisto: il talento e l’adattabilità di Gnabry con gli schemi d’attacco del Bayern hanno convinto la scorsa stagione la società a non confermare né Ribery né Robben, svoltando definitivamente con un’epoca che si è chiusa e un’altra che sta per aprirsi.



GNABRY SHOW, IL BAYERN HA “SVOLTATO”

4 gol al Tottenham ne certificano ora la piena maturità “tecnica”, ma è l’intero Bayern Monaco a girare d’incanto in questo inizio di stagione: Gnabry-Coutinho-Coman dietro a Lewandowski sono una macchina da guerra potentissima, cui si aggiungono poi le costruzioni di gioco di Thiago Alcantara e Kimmich e le spine nel fianco Perisic e Muller dalla panchina. Un super Bayern ha schiantato un Tottenham parso troppo debole dietro e capitato in una decisa serata-no: Gnabry ha impressionato con 4 gol, uno più bello dell’altro, dimostrando un feeling con gli altri tre davanti davvero impressionante. Sembra davvero chiusa l’epoca dei grandi fasti di Ribery e Robben, ma sembra anche già pronta l’eredità dei giovani “terribili” che promettono scintille tanto in Bundesliga quanto in Champions League: i 7 gol di ieri sono un biglietto da visita imponente che non può bastare di certo a cantar vittoria ad inizio ottobre, ma che inietta fiducia in una società da troppo tempo fuori dai giochi per la Champions. Se poi oltre al sempre-bomber Lewa si aggiunge anche il Gnabry di ieri sera, son dolori per tutti nella strada verso la finalissima di Istanbul.

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