Follia dell’oligarca russo Sergey Protosenya: l’uomo ha ucciso moglie e figlia di 18 anni e si è poi tolto la vita. Il suo corpo è stato trovato impiccato nel cortile della sua villa a Lloret de Mar, sulla Costa Brava spagnola. Al suo fianco, un’ascia e un coltello con tracce di sangue. Gli inquirenti hanno trovato anche il corpo della moglie, Natalia, di 53 anni, e della figlia 18enne. Le due donne sono state trovate senza vita dentro casa. Come spiega il sito spagnolo Telecinco, la polizia catalana ha trovato i tre corpi martedì scorso.



I cadaveri della famiglia russa Protosenya sono stati trovati nel tardo pomeriggio di martedì 19 aprile. A lanciare l’allarme è stato l’altro figlio che vive in Francia: non riusciva infatti a mettersi in contatto con i genitori. Le due donne, spiegano i media spagnoli, sarebbero state accoltellate a morte. L’uomo si sarebbe poi impiccato ad un albero. Gli inquirenti stanno indagando: non escludono infatti l’ipotesi che potrebbe essersi trattato di una messinscena anche se quella più probabile è che abbia ucciso le due donne e poi si sia tolto la vita.



Chi era Sergey Protosenya

Sergey Protosenya era un oligarca russo dal patrimonio stimato di oltre 400 milioni di euro. L’uomo si era laureato in Ingegneria Civile all’Università di Mosca e per sette anni aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente nel consiglio di amministrazione della società di gas naturale Novatek. La tragedia è avvenuta in Spagna, nella loro villa a Lloret de Mar, ma la famiglia viveva stabilmente in Francia. La residenza spagnola era la loro seconda casa.

Protosenya e sua moglie Natalia, uccisa a coltellate, avevano insieme due figli. La giovane vittima di 18 anni e un figlio adolescente, che si trovava in Francia al momento della tragedia e che per primo ha allertato gli inquirenti non riuscendo a contattare i genitori. Nella villa in Spagna sono state trovate sei auto lussuose ma anche pacchi di denaro con almeno 10.000 euro.