La guerra in Ucraina non finirà fino a quando l’Occidente non smetterà di tentare di sconfiggere Mosca: diretto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un’intervista ai media indonesiani. Parole importanti nel secondo giorno del summit Nato a Vilnius, dove è atteso il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che avrà una serie di bilaterali con i leader chiave dell’Alleanza.
Interpellato dal quotidiano indonesiano Kompas, Lavrov si è scagliato contro gli Stati Uniti e i suoi alleati per aver sostenuto l’Ucraina. La guerra “continuerà fino a quando l’Occidente abbandonerà i suoi piani per mantenere il predominio e la sua ossessione di infliggere una sconfitta strategica alla Russia attraverso il suo fantoccio, Kiev”, ha aggiunto. Lavrov ha chiuso per il momento le porte al dialogo: “Non c’è stato alcun segno di un cambiamento nella loro posizione e stiamo vedendo come l’America e i suoi complici stiano continuamente pompando armi in Ucraina e spingendo (Zelensky) a continuare a combattere”.
Le accuse di Lavrov
Già ieri il capo della diplomazia russa aveva preso la parola sul possibile ulteriore allargamento della Nato. Lavrov ha sottolineato che Mosca si prepara a rispondere con “misure appropriate e preventive”, considerando gli “effetti negativi” dell’allargamento dell’Alleanza Atlantica. La Russia non ha accolto di buon grado l’ammissione della Svezia, dopo il via libera della Turchia in cambio di promesse dall’Ue. Peskov ha lanciato una frecciatina ad Ankara, sottolineando che i turchi farebbero meglio a non guardare alla realtà indossando “occhiali color rosa” e accettare il fatto che “nessuno vuole vedere la Turchia in Europa, intendo gli europei”. Lavrov ha invece parlato delle già citate misure appropriate e preventive: “Trarremo le nostre conclusioni – ha sottolineato il capo della diplomazia russa – valutando quanto velocemente e con quale estensione la Nato userà i territori finlandese e svedese. Non c’è dubbio che ciò verrà fatto, perché Helsinki e Stoccolma stanno già discutendo una varietà di ipotesi con gli Stati Uniti per l’installazione di infrastrutture dell’Alleanza proprio al confine russo con la Finlandia e, in Svezia, molto vicino alle nostre frontiere. Tutti gli interessi legittimi di sicurezza della Russia saranno protetti, le misure necessarie saranno adottate, sappiamo quali devono essere queste misure e come metterle in pratica”.