Rischia il processo Sergio Alfieri, quello che è stato ribattezzato il chirurgo del Papa. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, avrebbe dichiarato di essere stato in sala operatoria diverse volte, ma in realtà si trovava altrove. Stando a quanto ricorda il quotidiano di via Solferino, Sergio Alfieri è un medico che opera presso il prestigioso policlinico Gemelli di Roma, ospedale di riferimento per le cure di Papa Francesco.
Negli ultimi due anni ha operato per due volte Sua Santità, ma ora potrebbe essere rinviato a giudizio con l’accusa di falso, così come richiesto dalla procura romana. Alessia Miele, il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, ha infatti individuato ben 29 diverse occasioni in cui lo stesso chirurgo avrebbe dichiarato di essere in sala operatoria, quando in realtà si sarebbe trovato altrove. Nel dettaglio tutte queste ventinove false attestazioni riguarderebbero degli interventi che sono stati portati a termine nel biennio 2022-2023, precisamente dal maggio di due anni fa all’aprile dell’anno scorso.
SERGIO ALFIERI, CHIRURGO DEL PAPA RISCHIA PROCESSO: FALSE ATTESTAZIONI?
Ma perchè queste false attestazioni? Secondo chi indaga e che ha chiesto il processo, l’obiettivo di Sergio Alfieri era quello di intascarsi dei lauti compensi, a volte anche 4mila euro in una sola volta, a cui però non avrebbe avuto diritto in quanto appunto assente dalla sala operatoria. Si tratta quindi di una presunta truffa ai danni dello stato, visto che tutti gli interventi sotto la lente di ingrandimento erano a carico dell’SSN, il servizio sanitario nazionale.
Nell’indagine non sarebbe coinvolto solo il chirurgo del Papa ma anche altri sei medici, tutti ritenuti coinvolti secondo la procura, e tutti difesi da Pierfrancesco Bruno e Cesare Piraino. Secondo quanto raccolto dal Nas, i sei indagati avrebbero preso parte (con un numero di presenze differenti), alle 29 operazioni chirurgiche in cui appunto Sergio Alfieri dice di essere presente, e gli stessi avrebbero registrato proprio la presenza in sala operatoria del chirurgo del Papa, anche se lo stesso in realtà non era con loro.
SERGIO ALFIERI, CHIRURGO DEL PAPA RISCHIA PROCESSO: I CASI SEGNALATI
Gli inquirenti vogliono quindi capire il perchè di queste presunte false dichiarazioni e se gli stessi abbiano avuto qualche possibile ritorno economico. Il primo episodio, ricorda ancora il Corriere della Sera, risale al 25 agosto del 2022, operazione eseguita alle ore 18:12: secondo l’incrocio dei dati Sergio Alfieri lascerebbe l’ospedale Gemelli alle ore 18:00, così come riscontrato anche dai tabulati telefonici e come registrato sul suo badge.
Tra l’altro subito dopo l’uscita dal nosocomio romano il telefono del chirurgo aggancia una cella vicino a Maglianella: come faceva a trovarsi lì se doveva essere in sala operatoria? Secondo chi accusa, il referto medico sarebbe stato manipolato da un medico presente in sala quel giorno. Il Corriere segnala altri due casi simili il 20 luglio del 2022 e il 17 settembre dello stesso anno: vedremo come evolverà la vicenda, sperando che si possa fare chiarezza.