Sergio Cammariere, ospite di “I Fatti Vostri”, racconta il suo successo “Tutto quello che un uomo”, poi cantata anche da Mina: “L’ho sentito in loop perché l’emozione era tanta. Era la celebrazione di una canzone scritta 21 anni fa che diventerà un evergreen e rimarrà nella memoria di tutti noi”.



L’artista racconta così come è cominciata la sua passione per la musica: “Mia cugina aveva il pianoforte, io avevo 5-6 anni e mi sono innamorato di ‘Per Elisa’. E così è cominciata la mia carriera musicale. Ho iniziato facendo parte di un coro bianco e lì ho capito l’armonia della musica, le tre note che stanno intorno ad ogni note. Poi mi ero iscritto all’università a Firenze, ma suonavo ugualmente, suonavo ovunque. Lì ho preso in gestione un bar. Si suonava ed erano anni spensierati”.



Cammariere: “L’esperienza al Festival di Sanremo…”

Negli anni a seguire, Sergio Cammariere ha avuto un incontro che gli ha cambiato la vita: “Pippo Baudo l’ho conosciuto ad un festival. Sentì i miei pezzi, gli piacquero molto e mi chiamò per fare il Festival di Sanremo. Dopo Sanremo non è cambiato il mio modo di fare musica, il successo non mi ha fatto montare la testa perché è arrivato ad un’età matura. Quell’anno volevo fare un ricordo al mio amico Sergio Bardotti e quindi fu un grande onore per me invitare sul palco e condividere questa canzone, ‘L’amore non si spiega’, con un’icona della musica brasiliana”.



Adesso, Sergio Cammariere sarà con la sua musica al cinema: “Creare musica per un film di Pupi Avati è una cosa meravigliosa. Anni fa dichiarai che mi sarebbe piaciuto fare un film con lui. Il film si intitola ‘La quattordicesima domenica del tempo ordinario’. Uscirà il 4 maggio e questa mia canzone viene interpretata dagli attori del film. Poi c’è anche la mia versione nei titoli di coda del film”.