Sergio Caputo ospite de I Migliori Anni dell’Estate su Rai1

Sergio Caputo, chi è vita privata del chitarrista e cantante conosciuto per i brani “Bimba se sapessi” e “Il Garibaldi innamorato”. Una carriera di grandi successi quella del cantautore e chitarrista italiano che ha debuttato nel 1978 con il 45 giri “Libertà” Classe 1954, Sergio è nato il 31 agosto a Roma e sin da ragazzo si appassiona al mondo della musica. Dopo il debutto nel 1978 con il 45 giri Libertà dove sei/Giorni di festa, inciso per la IT una etichetta indipendente diretta da Vincenzo Micocci, nel 1981 pubblica il suo primo LP con 4 canzoni inedite. La svolta però arriva qualche anno dopo: per la precisione nel 1983 grazie all’album “Un sabato italiano” che diventa famoso grazie al programma televisivo Mister Fantasy, condotta da Carlo Massarini sulla Rai.



Durante una recente intervista rilasciata ad Oggi è un altro giorno di Serena Bortone, il cantautore parlando di se ha dichiarato: “negli anni sono diventata una persona più affidabile”. In passato, infatti, ne ha combinate davvero tante, ma oggi è sereno e felice e questo anche grazia alla compagna di vita: la moglie Cristina Zatti da cui ha avuto due splendidi figli: Lucrezia e Victor.



Sergio Caputo e la moglie Cristina Zatti: una famiglia molto unita

Una famiglia molto unita quella di Sergio Caputo con la moglie Cristina Zatti che hanno sempre preferito vivere il loro amore in maniera discreta e riservata lontani dal clamore mediatico e dalle telecamere. Ospite di Dedicato di Serena Autieri, il cantante si è sbottonato dicendo: “sto bene, non vivo in Italia e questo è il motivo per cui non mi si vede così tanto. Quando scendo dal palco mi piace restare nell’anonimato, vivo meglio dove so di essere libero”.

Non solo, Sergio Caputo ha parlato anche della moglie Cristina dicendo: “siamo molto uniti, molto legati. Lei sa veramente tutto, lei è la ‘Caputologa’ e mi corregge”. Infine una dedica ai figli: “sono i miei due bimbi. È successo che mentre preparavo il disco mia moglie ed io avessimo deciso di iniziare a mandarli al nido. Peccato che da quel momento Lucrezia e Victor abbiamo cominciato ad ammalarsi di continuo: insomma, alla fine sono sempre stati al mio fianco, proprio come due piccoli assistenti e mi è sembrato giusto dedicare a loro queste mie canzoni”.