Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini: insieme dal 1987
Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini sono i genitori di Maria Castellitto, ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno per presentare il suo primo libro “menodramma”. Sergio Castellitto, classe 1953, e Margaret Mazzantini si sono conosciuti sul palco, recitando in “Le tre sorelle” di Cechov. Si sono sposati nel 1987 e hanno avuto quattro figli: Pietro (1991), Maria (1997), Anna (2000) e Cesare (2006). Nel cinema ha esordito nel 1981 come comparsa in “Tre fratelli”. Si è fatto conoscere al grande pubblico nelle commedie “Piccoli equivoci” di Ricky Tognazzi e “Stasera a casa di Alice” di Carlo Verdone, ma anche in “La carne” di Marco Ferreri e “L’ora di religione” di Marco Bellocchio.
Il suo esordio dietro la macchina da presa risale al 1999 con “Libero Burro”. Ha vinto due Nastri d’argento con “Il grande cocomero” di Francesca Archibugi e “L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore, nonché di un David di Donatello per “Non ti muovere”, tratto dall’omonimo romanzo della moglie. Sempre dai libri della moglie ha diretto anche “Venuto al mondo” e “Nessuno si salva da solo”.
Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini: i quattro figli
Sergio Castellitto è orgoglioso della sua famiglia: “Io e mia moglie Margherita abbiamo realizzato molto insieme, ma soprattutto abbiamo creato una famiglia vivace, piena di passione e con una sana dose di ironia e autoironia. I miei figli non perdono mai l’occasione di prendermi in giro. Hanno persino un’app dove immortalano ogni sciocchezza che dico, come ‘Questa non è libertà, è anarchia’, firmata Sergio Castellitto, o ‘A casa facciamo i conti’, firmata Castellitto”, ha rivelato in un’intervista al Corriere della Sera nel 2017. Margaret Mezzantini ha esordito come scrittrice con “Il catino di zinco” nel 1994. Nel 2002 con il romanzo “Non ti muovere” ha vinto il Premio Strega. Tra i suoi libri ricordiamo anche: “Venuto al mondo”, “Nessuno si salva da solo” e “Splendore”. “Se io e Sergio litighiamo, è per i figli, perché io li difendo a oltranza”, ha detto la scrittrice a La Stampa.