Sergio Castellitto da questa sera è Vanno Bandinelli nella serie tv “Pezzi Unici”, la fiction in sei puntate diretta da Cinzi TH Torrini e in onda da domenica 17 novembre: il 66enne attore romano e compagno della scrittrice Margaret Mazzantini torna sul piccolo schermo vestendo i panno di un vecchio maestro di intaglio e restaurazione e che nella sua bottega ha cinque giovani ragazzi, tutti con un passato difficile alle spalle, e che come gli oggetti di cui si occupa in quello che è “un mondo che per secoli si è tramandato di padre in figlio”, sono pure loro dei pezzi unici. Presentata di recente dalla regista a Firenze presso l’Antico Setificio, dove peraltro sono state girate diverse scene, la fiction che vede protagonisti Sergio Castellitto e il suo collega fabbro con le fattezze di Giorgio Panariello, non solo si propone di mostrare a un pubblico più giovane una professione oramai in disuso, ma pure che nell’asfittico mercato del lavoro odierno c’è anche una alternativa. In particolar modo l’alter ego del compagno della Mazzantini sullo schermo è un uomo che vede nei suoi allievi non dei semplici dipendenti, dato che come si apprende ha in passato perso un figlio ed è ossessionato dall’idea di capire cosa gli sia realmente accaduto: per lui dunque l’arte è un modo per lenire il dolore e per far tornare sulla retta via quei cinque ragazzi, quasi come se fossero i suoi figli… Va ricordato inoltre che nel cast c’è anche la partecipazione speciale di Loretta Goggi nel ruolo di Viviana.



SERGIO CASTELLITTO SU “PEZZI UNICI”

Di recente, Sergio Castellitto ha avuto modo di presentare nel corso di alcune interviste la serie tv “Pezzi Unici” che, nelle intenzioni della regista Cinzia TH Torrini, reduce dal successo con “Sorelle”, ha dato agli episodi l’andamento di un crime story in quel di Firenze, dove il “giallo” si mescola ai temi del conflitto generazionale tra Vanni Bandinelli e i suoi problematici allievi. Ognuno di loro infatti viene da un dramma personale ed è anche questo il motivo per cui dopo l’episodio-pilota di questa sera, i prossimi cinque appuntamenti saranno dedicati ciascuno a uno dei ragazzi che frequentano il corso di artigianato di Vanni; dunque, man mano che si procede negli episodi, si vedrà come i sospetti del protagonista si concentreranno di volta in volta su ognuno di essi, facendo ricorso ovviamente al flashback di modo che, col procedere della storia, lo spettatore possa recuperare le tessere di un mosaico più ampio e completare “il puzzle” che da anni tormenta il personaggio interpretato da Castellitto a proposito dell’omicidio del figlio. “Anche l’attore come Vanni è un artigiano: noi ‘facciamo’ i film” ha detto Castellitto alla presentazione ufficiale, lamentandosi tuttavia che oggi il gesto che si compie di più è invece quello di sfiorare il proprio smartphone, mentre “non tocchiamo più con le nostre mani e invece Vanni è un uomo che tocca” ricordando inoltre la funzione salvifica del lavoro manuale per molti giovani.



SERGIO CASTELLITTO: “HO SEMPRE PANICO IL PRIMO GIORNO SUL SET”

In una curiosa intervista doppia concessa a “Tv Sorrisi e Canzoni”, i due attori principali di “Pezzi Unici”, nonché colleghi artigiani nella finzione scenica, Sergio Castellitto e Giorgio Panariello, hanno parlato non solo della loro esperienza sul set ma anche dei loro prossimi progetti professionali. “Giorgio è la conferma di una regola: spesso i grandi comici sono pure dei grandi attori drammatici” ha detto il 66enne romano a proposito dell’attore toscano, che da par suo ha ringraziato il compagno della Mazzantini per i consigli ricevuti durante la lavorazione e anche nelle scene comiche. “Un mio segreto? Il panico che mi accompagna da sempre sul set il primo giorno delle riprese” ha confessato Castellitto, confermando di provarlo ogni volta ma di tenerselo pure ben stretto dato che per lui è una emozione che un attore dovrebbe sempre avere. “Comunque da Vanni ho imparato che tutti dovremmo essere meno disattenti: spesso ci riempiamo la bocca dell’idea di quanto sia necessario ascoltare gli altri” ha aggiunto, spiegando poi che il suo prossimo impegno professionale è legato al montaggio del suo nuovo film da regista e girato a Cinecittà, tratto peraltro dall’ultimo soggetto che Ettore Scola scrisse e che, come spesso è capitato in passato, ha visto Castellitto e la Mazzantini scriverne a quattro mani la sceneggiatura.

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