Sergio Castellitto è stato ospite oggi del programma di Rai Uno “Oggi è un altro giorno” e nell’occasione ha parlato del film Natale in casa Cupiello, in cui lo stesso attore è l’assoluto protagonista: “Luca Cupiello è un essere umano di cui sentiamo molto il bisogno, una persona rimasta innocente, fiducioso della possibilità che l’immaginazione ti offre. E’ un fesso, ma sono gli essere umani che conservano meglio la verità di chi in un mondo di furbi pensa di farla franca. Lui ogni anno prepara questo presepe sperando di riattaccare anche i pezzi della sua famiglia, tutti pensano che lui non capisce nulla ma in realtà sente, che forse è più profondo di capire”.
“Questo film è un dono – ha proseguito Sergio Castellitto – che noi abbiamo fatto a noi stessi. Io quando ero giovane andavo a vedere Edoardo qui a Roma e vidi Natale in casa Cupiello e credo anche Gli esami non finiscono mai. Mi ricordo questo uomo esile, magro, con un filo di voce, e questa è una prova che io sono un uomo fortunato. Penso comunque che me lo sono conquistato nulla è gratis; il talento è disciplina senza poi si spegne, come una pianta. Ma si può essere pazzi e disciplinati. La mia follia è essere riuscito dopo tanti anni ad essere una persona normale”. Tornando a Cupiello: “C’è tanto di me in lui, la fragilità, il rapporto con i miei figli, che a volte mi guardano con affettuoso disprezzo”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SERGIO CASTELLITTO “MI È TORNATA LA VOGLIA DI FARE IL PRESEPE, DE FILIPPO? ROCKSTAR”
A rendere speciale la commedia di Eduardo De Filippo, “Natale in casa Cupiello”, nella trasposizione per Rai1 di Edoardo De Angelis ci ha pensato Sergio Castellitto nei panni del protagonista. L’ennesima grande prova di attore arriva proprio in questa occasione nella quale Castellitto, intervistato dal quotidiano La Stampa, ammette: “Non lancio sfide, son o protetto dal rischio di paragoni fuori luogo”, ed aggiunge di non essere intenzionato a confrontarsi con un dialetto che non gli appartiene “ma con una lingua”. Nel film di Rai1, Sergio Castellitto indossa i panni di Luca Cupiello, il personaggio più anziano ma che continua a conservare la potenza e l’innocenza di un bambino. In una intervista a Repubblica, l’attore ha ribadito: “Non ho avuto paura, non è una sfida. Eduardo è un genio, io ho recitato un ruolo”. Castellitto ha raccontato come arriva la decisione di proporre “Natale in casa Cupiello” su Rai1, presa ben prima dell’esplosione della pandemia. Oggi, alla luce di quello che abbiamo vissuto, “è straordinario come assuma un significato attuale”. “Gli italiani vedranno in quella vicinanza di sentimenti, emozioni e conflitti che non possono permettersi di vivere”, ha proseguito.
SERGIO CASTELLITTO E LA VOGLIA DI FARE IL PRESEPE
L’incontro tra Sergio Castellitto ed Eduardo De Filippo avviene da giovanissimo, quando l’attore era un allievo dell’Accademia. Grazie alla tessera sconto studenti poteva recarsi al teatro Eliseo a vederlo. “Era come vedere una rockstar”, commenta oggi a Repubblica, “era quello che avremmo voluto essere o diventare”. Per questo, ammette senza vergogna, “recitare Luca Cupiello è un privilegio”. La paura in questo caso non c’entra “perchè sono una persona umile”, dice. Castellitto spiega di essersi limitato a recitare un ruolo senza alcun tentativo di mettersi in competizione. La sua interpretazione nell’atteso film ha fatto rivivere in Castellitto anche i momenti in cui, in famiglia, si faceva il presepe tutti insieme, litigando sul personaggio da posizionare: “Ora i ragazzi sono cresciuti ma mi è venuta voglia di rifarlo”, ha ammesso. Ed a proposito dei valori e delle tradizioni, Castellitto ha ribadito l’importanza del passato: “Non abbiamo scampo se non teniamo stretto il passato, ci garantisce un’anima tridimensionale che oggi ci aiuta a vivere. O a sopravvivere”.