Dal caos in casa Pd al nuovo governo Draghi, Sergio Cofferati a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Un giorno da pecora. Intervenuto a Rai Radio 1, l’ex europarlamentare dem ha analizzato le dimissioni del segretario Nicola Zingaretti, il suo giudizio è chiaro: «Hanno sorpreso tutti, me compreso: Che la situazione fosse frantumata, con correnti e tutto quel che ne consegue, era evidente ma non credevo fino a questo punto».
Sergio Cofferati ha sottolineato che una parte del Partito Democratico è riformista, mentre un’altra parte non sembra intenzionata a cambiare granchè. Tra i fondatori del partito dem, l’ex segretario della CGIL non ha condiviso la decisione di Nicola Zingaretti, considerando che ha aperto una fase molto difficile da gestire, andando a indebolire una delle forze maggiori del governo Draghi.
SERGIO COFFERATI: “GOVERNO DRAGHI NON MI PIACE”
Nel corso dell’intervista a Un giorno da pecora, Sergio Cofferati ha spiegato che sono rimasti pochi dei 45 fondatori del Partito Democratico e questo può essere legato al fatto che «le ragioni che avevano portato alla creazione del Pd per molti sono scomparse». Per l’ex europarlamentare dem il Pd è scivolato verso il Centro, verso un’area moderata e non riformista, senza dimenticare che ci «sono stati dei momenti in cui il Partito Democratico ha sopportato scelte non certo di sinistra». Poi una battuta su Mario Draghi: «E’ persona di altissimo livello come banchiere ed economista, il che non vuol dire che sia automaticamente un altro premier. A me questo governo, infatti, non piace».