Sergio Mattarella: al secondo mandato consecutivo come Napolitano
Il ruolo attuale di Presidente dela Repubblica è svolto da Sergio Mattarella, eletto per il secondo mandato consecutivo (come il suo predecessore Giorgio Napolitano) lo scorso 1° febbraio, nonostante fosse in un primo momento intenzionato a porre fine alla sua esperienza politica. Di fronte alle ripetute richieste da parte del Parlamento, alla fine ha deciso di accettare, consapevole di come il nostro Paese avesse bisogno di continuità in questo periodo.
Non si sa ancora al momento se il Capo dello Stato deciderà di restare in carica fino alla fine, arrivando così a toccare il record di ben 14 anni incarico istituzionale. Fino all’ultima votazione non erano arrivate indicazioni dai leader di partito sollecitando gli elettori a puntare su di lui, ma nonostante questo il suo nome è stato sempre tra i presenti nell’urna fino ad arrivare alla proclamazione finale.
Sergio Mattarella nella storia d’Italia: ecco perché
Già da ora Mattarella è entrato di diritto nella storia del nostro Paese per avere accettato l’incarico per il secondo mandato consecutivo, ma può contare dalla sua anche su un altro primato davvero particolare: prima di lui non c’erano stati Capi dello Stato di origine siciliana. Il politico è infatti nato a Palermo il 23 luglio 1941 ed è il quarto figlio di Bernardo Mattarella, politico democristiano cinque volte ministro tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e di Maria Buccellato.
A soli sedici anni ha avuto modo di conoscere quella che è diventata l’amore della sua vita, Marisa Chiazzese, la sorella tredicenne di Irma, la fidanzata del fratello Piersanti. I due si sono sposati nel 1966 e hanno avuto tre figli: Laura, Bernardo Giorgio e Francesco. La donna è venuta a mancare nel marzo del 2012, tre anni prima dell’inizio del mandato del marito come Presidente della Repubblica,
Tra i dolori che lo hanno segnato profondamente c’è anche quello provocato dalla morte del fratello Piersanti, avvenuta il 6 gennaio 1980 eletto due anni prima Presidente della Regione Sicilia. L’uomo è stato vittima di un attentato ad opera di un giovane a volto scoperto mentre si era recato a Messa insieme alla famiglia. Il delitto fu indicato dal collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta come delitto di mafia.