Ultima cerimonia al Quirinale per lo scambio di auguri con i rappresentanti delle Istituzioni per Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica ha trattato vari temi, a partire dal contrasto alla pandemia: «La prima difesa dal virus è stata la fiducia della stragrande maggioranza degli italiani nella scienza, nella medicina. Vi si è affiancata quella nelle istituzioni, con la sostanziale, ordinata adesione a quanto indicato nelle varie fasi dell’emergenza dai responsabili, ai diversi livelli».



Nel corso del suo intervento, Sergio Mattarella ha anche acceso i riflettori sullo spazio mediatico fornito ai no vax: «Le poche eccezioni, alle quali è stato dato forse uno sproporzionato risalto mediatico, non scalfiscono in alcun modo l’esemplare condotta della quasi totalità degli italiani».

SERGIO MATTARELLA: “TROPPO RISALTO MEDIATICO A NO VAX”

Nel corso del suo intervento, Sergio Mattarella ha elogiato l’unità del Paese in un momento così complicato, sottolineando che sta per volgere al termine un anno di lavoro intenso, come auspicato al termine del 2020, con priorità chiare, ovvero «la lotta alla pandemia e la ripresa della vita economica e sociale del Paese». Il bilancio è complessivamente positivo, ha proseguito, rimarcando che l’esito degli sforzi è il frutto «di scelte coraggiose, dei progressi della scienza, di comportamenti coscienziosi, di senso civico diffuso, e la risultante di una convergenza tra le istituzioni e i cittadini». Sergio Mattarella ha poi aggiunto: «La stagione della ricostruzione si presenta anche come la stagione dei doveri: doveri assunti anche spontaneamente dai cittadini, che desidero ringraziare nuovamente. Abbiamo compreso che la Repubblica è al tempo stesso istituzioni e comunità. La comunità ha bisogno delle sue istituzioni democratiche per difendere se stessa, per tradurre in realtà i propri valori, per aprirsi la strada verso il futuro».



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