Sergio Muniz in collegamento con la trasmissione Uno Weekend, ha appreso proprio durante la sua ospitata dell’importante Giornata mondiale dei nonni ed ha approfittato per fare a loro tutti i suoi personali auguri. In collegamento dalla Liguria Muniz ha svelato com’è la sua nuova vita da papà: “Non si dorme niente!”, ha commentato rispondendo alla curiosità di Anna Falchi che ha però sottolineato con piacere come sia raro vedere un uomo che si prende cura dei figli. “Casa mia non era molto matriarcale”, ha raccontato, “era molto più patriarcale, tutto quello che ho imparato l’ho imparato fuori casa, uscendo a 19 anni, a vivere da solo e ad essere autosufficiente”.
L’attore spagnolo ha poi aggiunto sull’argomento: “Poi basta un po’ di logica e si capisce che è una scemenza dividere i compiti”, ha commentato, trovando d’accordo con le sue parole entrambi i padroni di casa del programma, Anna Falchi e Beppe Convertini, che si sono complimentati per le sue parole.
SERGIO MUNIZ E IL RICORDO DELLA NONNA PATERNA
In cucina Sergio Muniz si è definito “un pessimo cuoco” ma almeno con la tortilla di patate – il piatto in cui si riconoscerebbe – ha ammesso di cavarsela, sebbene non sia un piatto semplicissimo, come confermato da un’altra spagnola in collegamento, Rocìo Muñoz Morales. Pur ammettendo di cantare raramente la ninna nanna, Sergio ha canticchiato una canzone in spagnolo destinata alla bambina. Sergio Muniz ha raccontato alla trasmissione di Rai1 di non avere più i suoi nonni: “Li ho persi abbastanza presto e l’unica che ho conosciuto meglio è stata la madre di mio padre: una grande donna che ha cresciuti cinque figli da sola in una situazione veramente dura, in un paese piccolo, facendo i pastori di pecore”, ha svelato, “una donna fortissima come poche, oggi ce ne sono ma si devono cercare con il lumicino”.