L’attore spagnolo Sergio Muniz, ospite stamane negli studi del programma di Rai Uno, Uno Mattina Estate. L’artista ha esordito parlando del suo tour teatrale con un musical sui mitici Abba: “Gli anni passano per tutti e io li sento tutti – spiega – anche se sarà la trecentesima replica, abbiamo avuto tante repliche, c’è sempre emozione, soprattutto di riprendere a lavorare con ormai una famiglia, siamo ormai una famiglia dopo quattro anni che andiamo avanti”.
In studio chiedono quindi come mai continui a piacere questo musical: “I capolavori non li puoi spiegare – racconta Sergio Muniz – noi funzioniamo come squadra, è scritto bene, è un bel lavoro, fresco, porta alla spensieratezza, un’isola greca meravigliosa (il musical è ispirato al film campione d’incassi Mamma Mia ndr), con cose che succedono e che spostano il pensiero di ogni giorno, li trasportano attraverso una musica meravigliosa che è davvero trasversale, può piacere a bambino o all’adulto”.
SERGIO MUNIZ: “GLI ANNI 80 IN SPAGNA COME I 70 IN ITALIA”
Sergio Muniz ha ricordato la sua gioventù, gli inizi della carriera e il lavoro con il padre fruttivendolo: “Io sono spagnolo, nato in un altro secolo, ma non mi vergogno della mia età, 46/47 anni. La mia infanzia è stata bella, non mi posso lamentare, ho iniziato a lavorare molto presto, sono stato uno studente, un periodo molto frizzante, gli anni ’70 italiani noi li abbiamo vissuti negli ’80 in Spagna, sono arrivato in Italia a 20 anni, ho iniziato a provare come modello, lavoravo ancora con mio padre e poi tentavo di fare il modello, poi dopo due e tre anni ho iniziato a lavorare bene e ho potuto salutare il lavoro della frutta con il camion”.
Poi Sergio Muniz ha proseguito: “Il bello di fare il lavoro che sto facendo è che tutto quello che hai fatto nella vita serve, quando fai l’attore non sai mai quale sarà il personaggio che ti propongono, tutto il bagaglio serve ed è importante essere sempre un bambino, un fanciullo interessato, tutto è servito, così come il mio passato nella frutta”. Chiusura dedicata al figlio Yari: “Un bimbo meraviglioso, si dorme poco, quella che rimane più sveglia è comunque Morena (la fidanzata ndr) che continua ad allattare dopo un anno e mezzo, stiamo cercando di staccarlo da qualche mese. Con Morena cantiamo e fra pochi giorni esce un album che abbiamo scritto insieme durante il lockdown”.