Sergio Ramos, storico difensore centrale spagnolo, attualmente in forza fra le fila del Paris Saint Germaina, ha detto addio alla Nazionale e lo ha fatto non senza polemiche. Il calciatore iberico vicino a spegnere le 37 candeline, ha scritto una lunga lettera in cui si congeda dalla maglia Roja della selezione iberica, a seguito di una chiamata ricevuta dal commissario tecnico Luis de la Fuente. “È arrivata l’ora, l’ora di dire addio alla nazionale, la nostra amata ed emozionante Roja. Questa mattina ho ricevuto la chiamata dell’attuale selezionatore che mi ha detto che non punta e non punterà su di me, indipendentemente dal livello che potrò mostrare o da come continuerà la mia carriera sportiva”.



Sergio Ramos contesta il fatto di non aver potuto scegliere il suo addio: “Con tanto dispiacere, è la fine di un percorso che speravo fosse più lungo e che terminasse con un miglior sapore, all’altezza di tutti i successi che abbiamo ottenuto con la Roja. Umilmente, credo che questa traiettoria meritasse di chiudersi per una decisione personale o perché il mio rendimento non fosse all’altezza di ciò che si merita la nostra nazionale, e non per una questione di età o per altre ragioni che senza averle ascoltate direttamente ho sentito in giro”. Il centrale del PSG rivolge quindi il proprio pensiero a Modric e Messi, fenomenali ultratrentenni che nella loro nazionale sono due punti fissi: “Perché essere più o meno giovane non rappresenta un pregio o un difetto, ma solo una caratteristica temporale che non necessariamente è legata al rendimento o alla capacità. Guardo con ammirazione e invidia ai vari Modric, Messi, Pepe… l’essenza, la tradizione, i valori, la meritocrazia e la giustizia nel calcio. Purtroppo per me non sarà così, perché il calcio non sempre è giusto e il calcio non è mai solo calcio”.



SERGIO RAMOS: “ACCETTO CON TRISTEZZA L’ADDIO ALLA NAZIONALE”

Quindi Sergio Ramos conclude: “Per tutte queste ragioni accetto questa cosa con una tristezza che voglio condividere con voi, ma anche con la testa molto alta e molto grato per tutti questi anni e per tutto il vostro appoggio. Porto con me ricordi incancellabili, tutti i titoli per i quali abbiamo lottato e che abbiamo festeggiato tutti insieme e il grandissimo orgoglio di essere il giocatore spagnolo con più presenze in nazionale. Questo scudo, questa maglia e questa tifoseria, composta da tutti voi, mi hanno reso felice. Continuerò a tifare per il mio Paese da casa, con l’emozione del privilegiato che ha potuto rappresentarlo 180 volte. Grazie di cuore a tutti voi che avete sempre creduto in me!”. Sergio Ramos vanta il record di presenze con la maglia della nazionale che ha iniziato a vestire nel 2005. Di mezzo due Europei, 2008 e 2012, e lo storico Mondiale del 2010.

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