Sergio Rubini a tutto tondo nella lunga intervista a In barba a tutto. Il celebre attore ha ripercorso la sua carriera ed ha rivelato un aneddoto su una storia d’amore: «Io scappai in Norvegia perché avevo questa fidanzata norvegese alla quale le avevo sempre promesso di trasferirmi da lei in un momento di leggerezza. A un certo punto mollai tutto, mi sembrava di avere una giusta causa. Appena sono arrivato ad Oslo ho capito che sarei tornato in Italia».



Sergio Rubini ha poi aggiunto: «In un viaggio in Norvegia lei mi ha mollato in un modo terribile. Lei era indecisa, voleva capire e parlarne. Ho fatto un volo sterminato per arrivare al nord della Norvegia. Sono arrivato alle 11 di sera in aeroporto e non c’era nessuno. Poi l’accettazione dell’aeroporto mi ha chiamato e mi ha dato una lettera, in cui lei mi lasciava. Io non avevo soldi ma solo 5 corone. Non potevo chiamare in Italia, il padre di questa ragazza era uno psichiatra e gli ho detto: “Posso mandarti a fanc*lo”. Lui mi ascoltava e annuiva, da bravo psichiatra. Non sapevano dove mettermi, ho dormito in una sala d’aspetto chiuso, da solo e senza una lira».



SERGIO RUBINI: “HO AVUTO PAURA DELL’ECCESSIVA LIBERTÀ”

«L’analisi l’ho iniziata perché sono rimasto single ad un certo punto della mia vita e l’eccessiva libertà mi ha fatto paura», ha poi rivelato Sergio Rubini, che ha spiegato sulla sua vita sentimentale: «Io da 21 anni ho una fidanzata con la quale lavoro e con la quale scrivo… sono diventato fedele ora, ho un’altra vita». Tornando sull’analisi, Sergio Rubini ha aggiunto: «Attorno ai 40 anni ero molto libero, avevo denaro e una bella casa: avevo paura di perdermi. L’analista mi ha rovinato: sono diventato serio e ho messo la testa a posto (ride, ndr). Mi ha aiutato tantissimo, l’inizio di questo percorso è stata un’esperienza travolgente».

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