Sergio Vento, storico diplomatico e rappresentante dell’Onu ed ex ambasciatore italiano a Washington, a La Verità ha affrontato il tema del conflitto russo-ucraino. L’esperto è scettico sul ruolo di Putin nella morte di Prigozhin e si è soffermato sulle conseguenze dell’attentato sulle elezioni presidenziali. A suo dire, infatti, non sarebbe stato il presidente russo a ordinare di abbatterlo: “Che sia stato Putin, proprio nel giorno del vertice del Brics, non è certo un’operazione tra le migliori sul piano della comunicazione…”.



Riguardo la mano dei militari, Vento ha sottolineato: “Questa ipotesi mi confermerebbe che Putin è ancora un mediatore negli equilibri di potere della Russia”. Questo perché “Il prossimo anno avremo sia le elezioni americane sia quelle russe. Già si parla di possibili passi indietro di Putin. Faccio notare che Medvedev da un po’’ di tempo a questa parte linfa spesso sentire con attacchi molto forti contro l’Inghilterra, per esempio”.



Vento: “La guerra non favorisce Biden”

La scomparsa di Prigozhin, secondo Sergio Vento, potrebbe non avere un ruolo all’interno del conflitto: “Non so quanto avesse un ruolo di rilievo. Anche quello del giugno scorso, più che un golpe, mi è sembrata una semplice forma di protesta. C’è stata una cosa che ha detto Prizoghin molto interessante e di cui non si è abbastanza parlato”. Infatti, a detta dell’esperto, “Ha attaccato Sergej Shoigu, dicendo che era stato lui a inventarsi la minaccia Nato o comunque ad averla ingigantita, per convincere Putin a invadere l’Ucraina”. 



Il conflitto potrebbe avere ripercussioni anche sugli Stati Uniti: “Questa guerra non porta acqua al mulino di Biden per una rielezione. Nel migliore dei casi non avrà un impatto. Il peso comincerà a farsi sentire insieme ad altri fattori, come la discesa in campo di Trump. La controffensiva ucraina è stata annunciata troppo presto, poi si è parlato di come doveva essere portata avanti. Si è perso tempo ed è stato un fallimento. Queste critiche si aggiungono alla delusione del vertice di Vilnius”.