Sergio Volpini, uno dei protagonisti della prima edizione del Grande Fratello, ha ricordato i momenti trascorsi con i coinquilini. “Fu terribile. Avevamo 10 galline in giardino, erano nell’unico spazio a disposizione all’aperto, dov’era la piscina e dove facevamo ginnastica. Io e Pietro Taricone eravamo i due sportivi del gruppo e avevamo bisogno di più proteine. Un giorno nel confessionale minacciai che se non ci davano le proteine avrei ucciso una gallina, così arrivarono due orate”, ha raccontato.
Con Pietro Taricone nacque una amicizia sincera. “Frequentavo la sua casa, avevo dormito lì tante volte. Conoscevo Kasia e la figlia. Quando ricevetti la notizia della morte stavo rientrando dalla Spagna. Mi chiamò una giornalista, ero sotto choc. Poi trovai decine di telefonate perse da Mediaset. Quel lutto ha cambiato l’atteggiamento di tutti noi ex concorrenti”, ha ammesso. Con alcuni è rimasto in contatto. “Con Rocco Casalino ci limitiamo a semplici commenti sull’attualità. Se fa una cosa bella gli faccio i complimenti. Marina La Rosa la sento sempre, è una delle poche che conosce i miei peggiori segreti”.
Sergio Volpini: “Morte Pietro Taricone fu uno choc”. La vita dopo il GF
La vita di Sergio Volpini è cambiata molto dall’esperienza al Grande Fratello. “A un sondaggio ero diventato il personaggio tv più popolare, dopo Canalis e Cortellesi. A Trastevere uscii a fumare su un balconcino e la gente si ammassò sotto. Mia madre smistava pacchi di lettere con pupazzetti, proposte di nozze, dichiarazioni d’amore. Anche da uomini. Comunque quel tipo di popolarità è volgare, nessuno degli ex concorrenti vuole più averci a che fare”.
Il successo poco dopo sarebbe finito, ma non è un rimpianto. “Il bello è essere riuscito a rientrare nella normalità. Nel 2021 mi sono laureato in Filosofia e sto prendendo la magistrale in Storia. Ora ho una scuola di surf, con miei ragazzi ci occupiamo anche di gestire una spiaggia attrezzata per persone con disabilità. D’inverno, invece, seguo il commerciale di diverse aziende”, ha raccontato.