Il mondo della ginnastica è in lutto dopo la morte di Serguei Oudalov, il famoso coach del programma Ginnaste vite parallele. Molti dei suoi allievi lo ricordano con dolcezza, dopo anni vissuti insieme a lui lontani da casa per imparare i segreti della ginnastica. Uno tra gli atleti, Nicola Bartolini, lo ha salutato con una frase che ha commosso tutti: “Sei stato un padre, un allenatore, ma soprattutto un grande amico per me”. La triste notizia è arrivata proprio lunedì 19 agosto 2024, quando molti siti sportivi hanno dato l’annuncio della scomparsa di Serguei Oudalov, che tra poco avrebbe compiuto solo 67 anni.



La causa morte è ancora sconosciuta, ma a quanto si apprende, Serguei stava lottando contro una brutta malattia, che nell’ultimo periodo lo aveva costretto a rallentare con lo sport. Alcuni dei suoi allievi sono entrati nelle case di tutta Italia grazie al programma Ginnaste vite parallele. Tra loro oltre a Nicola Bartolini anche Ludovico Edalli, che lo ha ricordato condividendo uno scatto emozionante durante una gara e un video. “Se sono l’atleta che sono oggi è merito tuo”, aggiunge Bartolini parlando di Serguei Oudalov: “e tutti sanno quanto io ti sono e sarà devoto. Ciao coach, riposa in pace”.



Serguei Oudalov, dalla Russia all’Italia: il ricordo della Federazione e le sue parole sulla ginnastica

L’insegnante non è stato solo un fantastico mentore nel programma di Real Time, ma è stato anche un atleta professionista preparato per trasmettere tutta la sua passione ai giovani campioni: del resto, Nicola Bartolini ha raggiunto il titolo di campione olimpico nel 2021 nel corpo libero proprio grazie a Serguei Oudalov e ai suoi preziosi allenamenti. Per lui la ginnastica artistica non era un semplice sport, ma una vera e propria filosofia di vita: “Dentro di sé ha parti di vita: ci sono la felicità, il dolore, la delusione, c’è tutto”.



Anche la Federazione dell’Accademia di Busto Arsizio lo ricorda con tanto dolore, spiegando che la sua presenza è stata cruciale per la formazione di tantissimi allievi. Arrivato dalla Russia, si è fatto strada in Italia con l’aiuto del direttore tecnico Nazionale Gianfranco Mazzolla.