Forse perché l’ho attaccato tanto. Ho scritto, fra i primi, che solo i vaccini avrebbero potuto salvare l’umanità distruggendo il Covid: lui è arrivato a trovarmi prima del vaccino, costringendomi a chiudermi in casa nella speranza di uscirne da solo, e di non aver appestato tutta la famiglia. Comunque si lotta. Certo che sui vaccini l’Europa ha perso l’enorme occasione di mostrare la forza del continente. La Dr.ssa Gallina, che ha trattato l’acquisto – così si legge – deve avere avuto indicazioni più ragionieristiche che di interesse e politica generale. Non si tira il prezzo sulla salute delle persone, stiamo facendo fare bella figura al Regno Unito che dopo la Brexit ha potuto acquistare vaccini a qualunque prezzo e senza eccessiva burocrazia.



In Serie A è il momento degli interisti: ho letto che anche Marotta e altri sono nelle stesse condizioni, speriamo nella medicina. Riguardo agli avvenimenti calcistici mi pare che la Gobba, quest’anno, sia un po’ confusionaria. A Verona ha rischiato molto e, al di là della solita rete di Ronaldo, fatto poco. Pirlo non ha ancora individuato come impostare il gioco ,manca di esperienza. Bellissima la rete del pareggio di Barak che ha colpito con un terzo tempo in elevazione formidabile. Bella gara della Dea contro la Samp. L’arbitro le ha rubato la possibilità di battere il Real Madrid in Champions ed ecco che i bergamaschi, dimostrando un carattere di ferro, hanno legnato i genovesi conquistando in classifica una delle posizioni che ammettono al concorso per la conquista della coppa orecchiuta.



A San Siro non si erano ancora seduti gli allenatori in panchina che Lukaku, su lancio di Lautaro, aveva già battuto Perin. Poi è stati tutto un dominio interista mai trasformato in reti per bravura del portiere genoano e mancanza di cinismo dei bauscia. I rossoblu non erano per niente intraprendenti. La classica squadra impostata da zio Balla: portate pure voi la palla, noi vi aspettiamo e vedremo. Se non si prende un doppio vantaggio, contro il Genoa i finali sono pericolosissimi. Infatti alla ripresa il grifone si è fatto sornionamente più intraprendente. Quando il popolo della Beneamata cominciava a temere la solita squadra pazza, è partito un travolgente contropiede di Lukaku, tocco a Darmian e buonanotte Genoa. Il resto è stata Accademia per segnare il terzo goal ed esaltare Perin.



Continuando l’analisi sulla giornata di Serie A, facile vittoria del Napoli nel derby campano: il Benevento non sa più vincere e il campionato è ancora lungo. Clou del turno di Serie A il match fra Maggica e Casciavit. Visto il primo quarto d’ora c’era da chiedersi: ma questa Roma è riuscita a pareggiare con l’Inter? Misteri del calcio. Senza Dzeko nessuno tiene alta la palla, il centrocampo è predisposto male e i diavoli sono sempre in maggioranza. I rossoneri sarebbero potuti andare in vantaggio di 2/3 reti, nella realtà le hanno anche segnate ma sono state annullate per fuorigioco. Poi, più perché il Milan ha calato il ritmo che per meriti capitolini, su calcio d’angolo Mancini ha segnato una rete di testa che gli è stata annullata per intervento irregolare su un difensore milanista. Poi solito rigore per i milanesi che sono andati in vantaggio. I giallorossi non si arrendono e in apertura di ripresa riportano le squadre sul pareggio. Gioco interlocutorio per una decina di minuti finché Rebic, ier sera il migliore del Milan, segna una ottima rete in contropiede. Migliore della Roma Spinazzola, la partita conferma che la Maggica non sa battere le grandi di Serie A.