Il Frankfurter Allgemeine Zeitung parla del collasso del calcio italiano e lancia l’allarme sui club di Serie A che non sarebbero in grado nemmeno di pagare gli stipendi ai propri calciatori. Dalla Germania arriva dunque un’analisi dura (che comunque riprende l’allarme lanciato da Lega e Figc) su quanto sta succedendo al calcio italiano, che ricordiamo essere una delle principali attività economiche del nostro Paese, con un notevolissimo indotto e un gran numero di lavoratori interessati. La crisi del calcio italiano e dei club di Serie A (ma non solo) è in apertura della sezione sport del FAZ, uno dei più autorevoli giornali tedeschi. La Serie A e tutto il calcio professionistico italiano – con difficoltà anzi forse maggiori in Serie B e ancora di più in Serie C, più dipendenti dagli incassi ai botteghini – si stanno indebolendo così gravemente che la Lega Serie A e la Federazione avvertono dell’imminente collasso, ma senza trovare la dovuta attenzione da parte del Governo, a cui si contesta la scarsa attenzione verso quella che, come abbiamo accennato, è in realtà un’industria molto importante per il nostro Paese.
SERIE A AL COLLASSO? L’ALLARME DI LEGA E FIGC
Il FAZ sottolinea che il decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riportato le partite a porte chiuse e che, nel provvedimento di aiuti, non sono previste misure per il calcio professionistico. Il quotidiano tedesco ha ricordato anche la lettera al governo da parte della Lega Serie A e della Federcalcio, con una previsione di perdite fino a 600 milioni di euro entro la fine della stagione 2020/21, di 400 milioni solo a dicembre. Circa due terzi delle perdite derivano dalla mancanza di entrate derivanti dalla vendita dei biglietti, il resto dal denaro perso dalle sponsorizzazioni. Entro il 16 novembre i club devono pagare gli stipendi di settembre ai propri giocatori e, secondo Lega e Figc, 15 dei 20 club di Serie A (per tacere delle categorie inferiori) non saprebbero da dove prendere i soldi. Finora tuttavia, evidenzia la lettera citata anche dal FAZ, solo una piccola minoranza nel governo è convinta che l’attività del calcio professionistico sia una delle aree essenziali dell’economia italiana in difficoltà e dovrebbe essere sostenuta con milioni in più di denaro dei contribuenti o debito pubblico.