Luci sul palcoscenico di San Siro: in Serie A scendono in campo i campioni d’Italia! I bauscia si presentano senza i trascinatori dello scorso campionato ma per niente inferiori per lucidità di gioco e volontà di vincere. Con Lukaku, grazie alle sue potenti sgroppate, la squadra poteva impostare gioco partendo da ottanta metri dalla porta avversaria. Ora con Dzeko deve avanzare di almeno trenta metri ma il bosniaco è un regista d’attacco insuperabile. Un merito particolare, non per niente i tifosi, finalmente tornati ad adornare lo stadio ,gli hanno riservato una standing ovation al momento dell’uscita, lo ha il Calha.



Assist sulla rete di Skriniar, rete spettacolo da fuori area e goal annullato per millimetrico fuorigioco di Perisic. I casciavit si mangeranno le dita: lo scorso anno dicevano, a ragione, che era il loro miglior giocatore. Quello ammirato oggi è superiore di almeno due spanne all’Eriksen visto in Serie A. Fra l’altro sono pochi i giocatori che all’esordio sono riusciti a produrre quanto il turco. Una annotazione particolare per Vidal. Ha fatto più contro il Genoa che in tutto lo scorso campionato. Rete su assist, con tocco “alla giavana” di Barella, e millimetrico lancio di venti metri per il ritorno al goal di Dzeko. I nerazzurri si confermano i più accreditati competitori dei gobbi per lo scudetto. Merito di Simone Inzaghi essere riuscito a mantenere concentrata la squadra e a trasmettere ai giocatori la sua fame di vittorie. Chi ben comincia… Il Genoa di zio Balla deve un attimo assestarsi, però a suo merito va detto che, pur sotto di due reti dopo solo venti minuti, non ha mai rinunciato a giocare. Farà un buon campionato, forse.



A fare da vallette alla Beneamata in Serie A sono scese in campo Sassuolo, vincente a Verona, e Lazio ad Empoli dove i locali hanno avuto la soddisfazione del vantaggio per due minuti, poi ci ha pensato il portiere a rovinare tutto. D’altra parte perché scendi in campo con un portiere Vicario, anziché schierare un Titolare? Poi l’Atalanta che si è misurata col Toro. I bergheimer si sono portati subito in vantaggio con Muriel ma successivamente hanno subito molto i granata che almeno il pareggio lo meritavano. Penso che i “pota” possano correre per lo scudetto, la squadra di Gasperini era già forte ed ora ha aggiunto Musso che è il portiere più forte del campionato. Se non si sono montati la testa, pensando che i risultati debbano arrivare per il rango raggiunto, possono essere seri concorrenti per la vetta.



Certo che con una Serie A che, per motivi televisivi, deve impegnare tre giorni e ad ore differenziate, i tifosi per seguire il campionato mi pare qualcosa di eccessivamente difficile da sopportare per trentotto settimane. Qualche raggruppamento maggiore di incontri al pomeriggio della domenica sarebbe necessario. Però dobbiamo inchinarci alla situazione. Con possibilità di ingressi limitati, impossibilità ad emettere abbonamenti, debiti delle squadre commisurati all’alta incapacità di gestione da parte dei cosiddetti dirigenti, se non ci fossero i soldi di chi raccatta tifosi per lo “smart working” calcistico settimanale, il calcio fallirebbe e con esso tutto lo sport in Italia visto che si sorregge, principalmente,sugli introiti che il Coni ha dalla Serie A.

Parevano ripartiti alla grande gli juventini. Allegri a Udine ha impostato la squadra con grande pragmatismo. Un 4-4-2 con Bernardeschi che si accentrava ad aiutare Dybala e Morata creando sconcerto nella difesa dei deboli sparring partner friulani. A completare il “rafforzamento” della squadra,CR7 è stato invitato a fare panchina. L’argentino sentitosi al centro del “progetto Allegri” è subito partito alla grande e dopo due minuti ha uccellato il portiere locale con un sinistro in corsa finito nell’angolino basso alla destra del guardiano avversario. Partita finita? Juve chiusa nei propri cinquanta metri e ripartenze sempre pericolose. L’impressione è che se lo schema bianconero per il campionato rimarrà questo, Ronaldo avrà poco spazio. Nella Juve ogni volta tutti rientrano e quando ripartono ci sono 50/60 metri da fare di corsa. CR7 avrà voglia di esercitarsi in questo? Il nuovo leader sarà la Joya, a mio parere.

Allegri si sente Draghi e a Ronaldo, al massimo, può far fare la parte di Conte. Ad inizio ripresa anche l’Udinese scende finalmente in campo. Prende spazio mentre la Juve prende pali. Fino al 20′ i gobbi meriterebbero la vittoria ma l’eccessiva sicurezza li porta a subire gli uomini del presidente Pozzo che, prima su rigore e poi con Deulofeu, con Ronaldo entrato in campo, arrivano al pareggio. L’arbitro si impegna con 7/8 minuti di ricupero: segna Ronaldo ma è in fuorigioco. Juve all’assalto ma niente da fare, rimane a centro classifica!

I due ex dell’Inter, Mou e Spalletti, sono partiti con episodi contrastanti. Mou si è trovata contro una Fiorentina subito in dieci per la corretta espulsione del portiere. Spalletti, col Venezia, ha assistito subito allo stupido fallo di Osimhen che gli è valsa l’espulsione.
Maggica in vantaggio ma tutto il primo tempo ha mostrato una Viola sgasante che ha tenuto in affanno i capitolini. Napoli sempre avanti ma un Venezia atleticamente ben preparato e ottimamente schierato da un altro ex nerazzurro, Cristiano Zanetti, che non ha permesso agli azzurri di prendere spazi per segnare. Inizia la ripresa a Roma e Zaniolo si fa espellere per doppia ammonizione, chissà cosa gli dirà la mamma. Dopo un’ora la Fiorentina, con merito, pareggia. Intanto, col Venezia, Insigne canna un rigore. Bel giocatore Abraham della Roma che coglie con una crapata la traversa piena.

Poi da palla a Veretout che porta i romani in vantaggio. Viola all’inseguimento. Insigne si rifà e porta il avanti il Napoli. Tutto si è portato in linea con le aspettative di classifica. I veneti non ce la fanno più, il Napoli domina e passa all’incasso dei tre punti. Nella capitale la Fiorentina non vuol darsi per vinta e tiene i giallorossi col fiato sospeso, fino al momento in cui l’ex viola Veretout piazza la sua seconda rete. Gara finita. Riassumendo: tutta normale questa giornata di Serie A, con esclusione della Juve che perde due punti dalle migliori del bigoncio. Ora aspettiamo i Casciavit. Giocheranno con la Samp, speriamo con grande sportività (sic) che non vinca la migliore!