CICCIO CAPUTO: UOMO SIMBOLO DELL’EMPOLI

Nella sua doppia esperienza ad Empoli ha realizzato 43 reti in 91 partite disputate, Francesco Caputo è ormai un uomo simbolo del club toscano anche se il suo contratto potrebbe riportarlo alla Sampdoria al termine di questa stagione sportiva: “Se arriva la salvezza avrò altri due anni di contratto, non dovesse succedere tornerò a Genova – le parole dell’attaccante rilasciate a La Gazzetta dello Sport – Qui ad Empoli mi sento a casa, avevo un debito morale dopo la retrocessione. Ma non sono scappato dalla Samp, ad un certo punto imperversava la crisi societaria e ad alcuni di noi è stato chiesto di trovare una soluzione per dare una mano. Per fortuna con il presidente Corsi e con il direttore Accardi c’è un rapporto che va oltre, stimano la persona e non è stato difficile trovare un accordo, anche tra le società”.



CICCIO CAPUTO: IL MIO RAPPORTO CON GLI ALLENATORI…

L’Empoli non vive un momento brillante da qualche settimana ma la salvezza rimane ampiamente alla portata del club toscano: “Contro il Lecce sarà una partita molto delicata, è una squadra difficile da affrontare che, come noi, perde da quattro gare consecutive. Ma le nostre prestazioni non stanno mancando, ci manca l’episodio favorevole per portare il risultato dalla nostra parte.



Da quando sono tornato a Empoli ho realizzato un solo gol, mi dispiace. I miei compagni di reparto sono bravissimi: Satriano deve sentire più il gol, Cambiaghi cresce bene”. Nella sua carriera, Ciccio Caputo, ha avuto diversi allenatori importanti: “Mister Roberto De Zerbi vive per il calcio, riesce a tirare fuori il meglio da ogni calciatore. Ho avuto Conte a Bari e a Siena e, per certi versi, lui e De Zerbi sono simili pur adottando sistemi di gioco diversi. A mister Andreazzoli devo molto, credo che umanamente sia il numero uno”.

 

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