Il campionato di calcio di Serie A riparte (stile Bundesliga )o verrà concluso anzitempo causa coronavirus come accaduto alla Ligue 1? Se lo chiedono i tanti appassionati di pallone ma soprattutto i lavoratori (non sono solo i maxi-stipendiati come calciatori e allenatori) che dipendono dalle decisioni del governo. Secondo quanto scrive Enrico Currò su La Repubblica, molto dipenderà da quanto accadrà da qui al 14 maggio in termini di contagi. Se la curva continuerà a scendere nonostante le prime riaperture ecco che allora gli allenamenti di gruppo potrebbero ricominciare prima del 18 maggio. Si tratterebbe di un passo avanti importante, tale da far apparire concreta l’idea di ripartire con il campionato di Serie A il 14 giugno e di portarlo a conclusione entro fine luglio, con la Champions e l’Europa League ad agosto.
SERIE A RIPARTE IL 14 GIUGNO? IL PIANO DEL GOVERNO, MA SPADAFORA FRENA…
Questo il piano del governo Conte, ma in controluce si intravede lo scetticismo dettato dai test che diverse squadre stanno conducendo sui propri tesserati in queste ore. Interprete di questo sentimento è il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che ha dichiarato: “Le notizie di queste ore dei contagi in alcune squadre di calcio non ci fanno ben sperare. Fino a quanto non capiremo quel sarà l’evoluzione sanitaria, non potremo dare una risposta certa. La parola d’ordine, anche alla luce del recente incontro col Comitato tecnico-scientifico, è stata “prudenza”. Ovviamente quello che è successo nelle ultime 24 certamente non aiuta. La prossima settimana, prima del 18 maggio, saremo in grado di capire, sulla base dell’analisi della curva, l’andamento dei contagi dopo questa prima apertura. A breve arriverà il responso del Comitato tecnico-scientifico sul protocollo adottato dalla FIGC. Capiremo se le perplessità che il Comitato tecnico-scientifico ha espresso sono state superate o se purtroppo restano tali. Queste due cose insieme, ci consentiranno di decidere”.