Quando leggi “assente” sul risultato del tampone Covid, ti cambia il mondo. In fondo è “un ritorno a come eri un mese prima”, ma quanto aveva ragione Leopardi in quella poesia che inizia con “Passata è la tempesta…”. A me è successo due notti fa. L’arrivo dell’sms, il terrore di leggere il pdf, la gioia successiva. Neanche una rete al 98° per la vittoria sulla Juventus darebbe agli interisti la medesima adrenalina, credeteci. Il campionato continua a balzelloni, non si sa se le partite si giocheranno, le ATS, anche giustamente, contano più della Lega. A proposito, i diritti per trasmettere le partite del prossimo campionato pare siano stati assegnati a DAZN. Che abbonamento si dovrà fare? Gli stati torneranno a riempirsi?



Intanto, finalmente, una giornata con tutte le squadre impegnate il sabato Santo. Una Santa Pasqua ancora chiusi totalmente per la lentezza nelle vaccinazioni che mette in crisi anche l’economia. Fiere internazionali bloccate sine die, come è possibile produrre senza un luogo ove presentare i prodotti?

Proseguiamo col calcio, con i Casciavit in evidenza negativa. Hanno fatto quello che potevano con il solito Ibra che attira tutti i palloni pensando di essere l’unico al mondo a saper giocare a calcio. Non ha capito che, oramai, è lento e basta mettergli addosso un giovane, con buon fisico e scattante, per rovinare le partite al Milan. Contro la Samp, anziché il solito rigore, c’è stata l’espulsione di Silva per permettere ai rossoneri di raggiungere uno striminzito pareggio. A parità di giocatori in campo, i blucerchiati hanno giocato meglio.



Delle pretendenti a partecipare alla Champions, oltre al Milan, anche Roma e Juve sono state bloccate sul pareggio. Non è che la Maggica abbia fatto una partita eccelsa, però, contro il Sassuolo è andata due volte in vantaggio e, in entrambi i casi, si è fatta raggiungere. Per una squadra che lotta per posizioni di prestigio questa non è cosa buona anzi, c’è da incavolarsi alla grande. Il Napoli ha rischiato di farsi uccellare due punti dal Crotone. A non molto dal termine era ancora sul 3-3. Poi, per definizione, il Crotone ha la vocazione di sciupare tutto e così è avvenuto.

La Dea, passata in doppio vantaggio con l’Udinese, ha sottovalutato la capacità di reazione dei friulani che hanno rischiato di arrivare al pareggio. Il “lato b” della Lazio e di Caicedo non tende a diminuire. Contro un buon Spezia, solito golletto su rigoruccio e vittoria all’ultimo minuto. Il Toro non è più quello con il coltello fra i denti che eravamo abituati a vedere nei derby. Se così fosse stato una Gobba come quella che ha giocato questo derby avrebbe preso dai granata una solenne batosta. Invece i bianconeri sono riusciti anche a passare in vantaggio e, per fortuna, un Sanabria in grande spolvero ha ribaltato il risultato poi riportato da Ronaldo sul pareggio.



Che schifezza il primo tempo fra Bologna e Inter. I felsinei almeno correvano, specialmente per difendersi, i Bauscia parevano in campo più per obbligo che per vincere. Una lentezza mai vista: il più veloce pareva Ranocchia, che è tutto dire. Lautaro assente, Lukaku spettatore. Però è bastato un errore della difesa bolognese per permettere a Bastoni di scendere sulla sinistra, effettuare il traversone e trovare il gol di Lukaku che, in due tempi, ha dato una scaldata alla rete dei rossoblu. Non è che la gara da quel momento sia migliorata. La Beneamata ha continuato a gigioneggiare e i bolognesi a fingere attacchi velleitari. Alla fine la rete di Lukaku ha deciso la partita. Va bene così, i campionati si vincono anche con questi striminziti risultati. Buona Santa Pasqua a tutti!