Sono quattordici le giornate giocate in Serie A. La partita Fiorentina-Inter è durata un quarto d’ora: purtroppo un grave problema medico ha colpito Bove, centrocampista della Fiorentina. Lì si è vista la forza della comunità calcistica: i calciatori delle due squadre, bauscia e toscani, si sono uniti per formare un cordone attorno a quello che è divenuto il compagno di gioco di tutti. Si stava discutendo sulla validità o meno di una rete di Lautaro, ma quando il giocatore viola è crollato a terra, tutto, giustamente, si è rivolto a lui: uno della famiglia aveva bisogno di tutti. Questi sono i gesti che fanno grandi gli sport.



Nel calcio giocato, il Milan se l’è subito sbrigata contro una difesa empolese che, paragonarla al gruviera, è offensivo per il formaggio. I casciavit sono stati veloci negli scambi, con Fofana dominante a centrocampo e Leao spesso impreciso nelle conclusioni, ma sempre capace di imporre paura agli avversari. Schierato con il classico 4-2-3-1, il Milan è subito passato in vantaggio con Morata, che ha approfittato della posizione avanzata in cui lo ha schierato Fonseca. Nessuna reazione dei toscani, per manifesta inferiorità.



Il Napoli ha svolto il suo compitino a Torino, battendo un Toro sciupone, che ha avuto diverse occasioni per pareggiare il vantaggio campano, una con Coco, più che facilissima: praticamente, anziché segnare a porta vuota, ha salvato la rete degli azzurri. È l’anno del Napoli! Troppi sono i segnali, a partire dal rigore fallito da Chala contro i vesuviani.

Come previsto, la Lazio ha finito di far le uova fuori dal cesto, facendosi infinocchiare dal Parma. La Juve, invece, a Lecce ha capito che, per avere ragione dei salentini, qualcosa andava rischiato. Infatti, dopo un primo tempo cincischioso, anche se ha colpito un paio di pali, i gobbi hanno compreso che i giallorossi andavano pressati subito, fin dalla loro area: inutile aspettare che fossero loro ad attaccare. I bianconeri hanno tentato di farlo, ma è stato il Lecce a rendersi pericoloso. Solo un ottimo Perin ha impedito che passassero in vantaggio. Poi, come succede spesso quando non sfrutti le possibilità, su un tiro innocuo di Cambiaso, la difesa leccese, con Gaspar, si è buttata sul pallone, impedendo a Falcone di intercettarlo: 0-1. Il Lecce ha mostrato grande determinazione per recuperare, ha dato tutto e, nel recupero, è stato giustamente premiato con il pareggio del “vecchio” Rebic. Ora i torinesi non sono riusciti a riportarsi sul gruppo che insegue la capolista, e se giocassero sempre come in questa giornata, non credo possano graffiare nessuno in questa Serie A.



Intanto, il Napoli, al momento, ha quattro punti in più della sua rivale maggiormente accreditata, che continua a rimanere l’Internazionale di Milano.