SERIE A, 20^ GIORNATA
Inizia il girone di ritorno del campionato di Serie A. Gelido è il clima come il cuore delle persone, si vive quasi nell’inerte attesa di qualcosa che ci deve piombare addosso. Lo scorso anno la situazione era nettamente peggiore ma la gente viveva nella speranza che, arrivati alla seconda primavera ammorbata dal Covid, tutto sarebbe finito. Magari lentamente si sarebbe tornati ad un 2019 in tono minore, ma la vita si sarebbe svolta con tranquillità. Invece, anche solo guardando il campionato di Serie A, siamo di fronte ad una gestione sportiva comandata dal virus: è lui che decide quali squadre e con quale formazione scenderanno in campo. E così è per le scuole, le aziende, le famiglie. Quando terminerà? Forse sarebbe meglio togliere il quando. I vaccini stanno sicuramente rendendo il virus meno letale ma c’è ancora una grande parte del mondo che non ne ha di disponibili. Sic est! Vediamo di non intristirci più del dovuto guardando le partite della giornata di Serie A della rivelazione.
Si comincia male. Non si gioca Bologna-Inter: se non giocano i bauscia, che sono in testa alla classifica, e vengono sospesi altri tre incontri, che giornata di campionato è? Fra l’altro ci sarà una replica domenica; la situazione non cambierà in tre giorni. Fra l’altro, proprio quando avrebbe dovuto iniziare il riscaldamento per la gara di Bologna, è deceduta Melina, la mia dodicenne cagnolina, l’unico essere che accettava i miei ordini. Per cui incavolatura per l’Inter peggiorata dalla tristezza per Melina. Ciao piccola, ti sia lieve la terra.
Proprio non ingrana la Lazio di Sarri. La squadra romana mira a salire con il gioco, così facendo scopre la difesa dove l’Empoli si è infilato con estrema facilità. I biancazzurri hanno raggiunto il 3-3 proprio negli ultimi istanti del recupero. Andreazzoli ha invece dato un gioco molto redditizio ai toscani, tocchi di prima e verticalizzazioni rapide. Partenza perfetta del Milan. In un quarto d’ora un rigore e una cavolata di Ibanez lo portano avanti di due reti. Grande pressing dei casciavit con continui errori tecnici degli uomini della Maggica. I rossoneri stanno corti, non permettono ai capitolini di fare gioco. Tonali e Krunic svolgono un ottimo lavoro a centrocampo. Il Milan è forte. I giallorossi si sono svegliati a fine primo tempo quando, su calcio d’angolo, hanno trovata una rete casuale di Abraham.
A quel punto i romani sono entrati in partita cominciando a correre ed a scambiare rapidamente la palla mettendo – un po’, non molto – in difficoltà la rabberciata difesa milanista. Nella ripresa le squadre si equivalgono, la Roma sfiora il pareggio e il Milan, su punizione di Florenzi che colpisce il palo, la terza rete. Poi la Maggica rimane in dieci e a un quarto d’ora dal termine la gara può dirsi conclusa anche perché, su grande sponda di Ibra, Leao piazza la terza rete. Ora i rossoneri premono a un punto dall’Inter: questa sfida fra le milanesi proseguirà fino all’ultimo.
Politano, passaggio a Mertens, Napoli in vantaggio. Comincia così la sfida fra la squadra azzurra e i gobbi. Il Napoli è squadra, i bianconeri sono solisti. Soliti difetti a centrocampo e davanti Chiesa o segna o fa giocare la squadra in dieci. Il Napoli è partito forte e, nonostante le assenze, è parso compatto e capace di andare a prendere gli avversari in qualunque parte del campo. Grandi ripartenze e personalità. I bianconeri hanno bisogno di Dybala e di maggiore qualità nei passaggi. Quando pareva che i partenopei avessero sotto controllo la partita una delle rare ripartenze bianconere ha permesso a Chiesa di colpire dal limite dell’area e, complice una deviazione, battere Ospina: 1-1. Finalmente le squadre cominciano a dare intensità all’incontro sperando in un episodio favorevole. L’episodio non arriva e la partita finisce con un pareggio, risultato schifato da entrambe: la Juve non guadagna punti per la Champions, il Napoli ora è a rischio sorpasso anche da parte dell’Atalanta, a cinque punti dal Diavolo e a rischio nove dalla Beneamata. Lo scudetto si gioca sul Naviglio!