Parte la nona giornata del campionato di Serie A con il Milan che si mostra calante nella concentrazione ma crescente nel lato B. Dopo la vittoria con il Verona, agguantata solo perché gli dei del calcio sono strani, a Bologna – contro una squadra ridotta in nove – solo un goal di Bennacer, pescato come jolly, ha permesso ai rossoneri di portare a casa tre punti troppo sofferti data la situazione favorevole che si era creata. Però i campionati si vincono raggranellando punti nei periodi di blackout che per tutte le squadre, esclusa la Gobba, arrivano lungo i campionati. Buon per i Casciavit che ora sono in testa alla classifica.



Che centravanti hanno la Maggica e il Napoli? Due campioni. Fortissimi con entrambi i piedi, veloci, fisici e con grande tecnica. Nel derby del Sud sono stati il vero spettacolo.Ogni volta che la palla arrivava a loro ti aspettavi un pericolo per la squadra avversaria. Abraham nel primo tempo e Osimhen nella ripresa hanno creato azioni pericolosissime finite con un tiro fuori di poco del romanista e sul palo quella del napoletano. Un bel derby, nessuna delle due squadre si è risparmiata, il Napoli per rimanere in testa alla classifica e a punteggio pieno, i giallorossi per ritornare in pista Champions .Le occasione da rete sono state tante, purtroppo nessuna trasformata. Entrambe le squadre avrebbero meritato di segnare e anche il pubblico desideroso dell’adrenalina della rete.



E così si è arrivati al derby d’Italia, il “classico”nazionale in Serie A. I bauscia si sono presentati con quella che possiamo considerare squadra titolare, la Juve alla “Allegri”, cioè difesa ,una sola punta (Morata) speranza nel contropiede. “Temperatura autunnale, terreno in buone condizioni” avrebbe detto Carosio, il grande cronista degli anni sessanta. Nel frattempo si sono quasi suicidate l’Atalanta, raggiunta in casa dall’Udinese più per propria disattenzione che per merito dell’avversario, e la Lazio asfaltata dal Verona.
Ora dedichiamoci a quanto avvenuto in Inter-Juve.



L’Inter ha cominciato all’attacco e lo ha fatto in modo continuo finché, dal limite dell’area, Calhanoglu ha spedito una lecca tremenda sulla traversa che Dzeko ha ribadito in rete. Mai vantaggio fu più meritato. I bianconeri non hanno fatto altro che cercare di bloccare il gioco della Beneamata piazzando Kulusevski su Brozovic. Dominio interista sulle fasce con Darmian e Perisic che hanno tenuto in costante apprensione gli avversari. Nella ripresa Allegri ha giocato tutte le cartucce possibili: Chiesa e Dybala. Ma le cartucce servono a poco se il fucile è scassato: così la gara si e trascinata senza grandi sconquassi, e qualche occasione da rete per l’Inter, fino al novantesimo. Qui il destino ha deciso che la Juve non poteva uscire dalla competizione dopo neanche un quarto di gare. Allora vai con un rigoruccino. E pareggio fu per la gioia di milanisti e napoletani. Saranno in grado nerazzurri e bianconeri di rientrare in pista in Serie A? Vedremo nelle prossime puntate.