Me lo chiedo dalla scorsa estate: questo Sommer è un portiere da Inter? Fino ad oggi non ha avuto necessità di fare grandi parate, ma già in due occasioni ha preso reti che un portiere di media caratura avrebbe evitato. Mi riferisco alla prima rete del Sassuolo al Meazza e a quella di Dragusin del Genoa. Va bene che si è visto il celebrato Maignan subire una ridicola rete di Candreva a Salerno, ma questa non può essere una giustificazione; lo svizzero è il portiere dei bauscia, erede di Toldo, Julio Cesar e Handanovic: sveglia! I nerazzurri hanno cercato il pressing alto, ma, come già contro il Lecce, la squadra è parsa lenta, stanca. L’assenza dei due titolari di fascia, Dumfries e Dimarco, si è sentita molto. D’altra parte, l’avversaria, il Genoa, non è certo un gruppo di scappati da casa; giocano veloce e si trovano a memoria, ne sa qualcosa la Gobba. Poi, i rossoblu sono stati sempre pericolosi sui tiri da fermo battuti dal fenomeno islandese Gudmundsson. La Beneamata è riuscita anche a passare in vantaggio con Arnautovic, ma si vedeva che non era serata, forse la Juventus a quattro punti non dava sufficiente pressione. La gara di Serie A è finita in pareggio ed è giusto così, non sempre si può vincere.



Il Bologna ha preso sottogamba la trasferta di Udine. Ha pensato di essere diventata così forte e temuta che gli avversari si sarebbero scansati. Ha sbagliato i conti. L’Udinese è parsa superiore in ogni settore, non ha mai ceduto sugli scontri, conquistando tutte le seconde palle e mostrando una volontà ferrea di vittoria. Quando pensi, come i rossoblu, di essere diventata una squadra insuperabile e tornare ad essere il Bologna ‘che tremare il mondo fa‘, ti prendi le imbarcate come in questa giornata. È stata una lezione di umiltà che nulla toglie allo splendido campionato dei felsinei, ancora in corsa per il quarto posto che regala la Champions: basta fronzoli, colpi di tacco, riabbassare la testa e pedalare. Hanno ‘tirato il fiato’ i casciavit, battendo il Sassuolo si sono rilanciati per lo scudetto (dicono loro) e la Champions (questo è reale). È stata una gara molto lenta che solo le prodezze di Bennacer, tocco preciso filtrante, e di Pulisic, che ha spedito la palla in rete, hanno potuto sbloccare. I portieri potevano anche non giocare, non servivano, nessuno tirava in porta. È difficile capire l’insistenza di Pioli nel far giocare Hernandez come centrale, non è il massimo e la squadra viene a perdere la spinta del miglior giocatore rossonero. Tale situazione riduce la forza propulsiva milanista, esclude la possibilità di aggiungere un cannoniere a Giroud e Leao, costringendo i diavoli ad ‘juventinezzarsi‘, vincendo di stretta misura e rischiando fino all’ultimo. Comunque, le forze in campionato si vanno delineando: Inter, Juventus e Milan si giocheranno lo scudetto in Serie A, le altre si alterneranno nel seguirle a debita distanza.



Lo scontro fra la Juve e la Maggica ha concluso l’ultima giornata calcistica del 2023. La Roma, per tutta la prima parte, ha condotto il gioco affidandosi alle giocate di Dybala, creando grandi difficoltà sulla parte sinistra della difesa juventina. La squadra di Allegri non si è mai scomposta e, in contropiede, ha creato due ottime occasioni da rete: una è stata cannata da Vlahovic, l’altra salvata sulla linea a portiere battuto. Peraltro, Cristante ha colpito un palo. Certo, i giallorossi, con in campo la Joya e Lukaku, non possono temere alcuno; ad ogni avanzata hanno dato l’impressione di poter colpire, paiono proprio finiti i ‘tempi cupi’, e allora ‘forza Roma, forza lupi‘. Ad inizio ripresa, i bianconeri hanno cambiato tattica buttandosi in avanti. La difesa romana è parsa subito in ambasce e, al primo squillo, Rabiot l’ha uccellata. La partita si è animata, con i capitolini che hanno aumentato grinta e velocità per raggiungere il pareggio. Forse sarebbe stato meglio difendere la sconfitta aspettando la parte finale della gara; continuando ad attaccare, la Roma si è troppo esposta al contropiede delle zebre che tenevano tutta la squadra dietro la palla. Grande possesso palla dei giallorossi, splendidi tocchi di Dybala, ma, come spesso accade, senza grande merito, la Juventus vince e si porta a due punti dall’Inter nella classifica di Serie A. Credo non ci sia dubbio che sono le due squadre più forti: la Beneamata gioca meglio, la Gobba è più tignosa e gioca solo per il risultato. Vedremo nell’anno nuovo, per il quale auguro a tutti serenità, felicità e salute.

Leggi anche

RISULTATI SERIE A, CLASSIFICA/ Diretta gol live score: la Lazio aggancia il treno di testa (24 novembre 2024)