A stretto giro di posta le squadre sono scese in campo per la decima giornata di Serie A.

Si è proseguito con i grandi match. Stavolta è stato il turno di Milan-Napoli. Parecchie assenze fra i casciavit, che non avendo disputato la gara della nona, si è trovata ad affrontare gli azzurri con Hernandez e Reijders in tribuna per squalifica. La vittoria ha arriso al Napoli, che non ha presentato un grande gioco, ma ha avuto rigore tattico e capacità di utilizzare efficacemente diversi moduli di gioco. Poi c’è la forza di Lukaku in rete dopo cinque minuti, di potenza, surclassando Pavlovic e abbattendolo come un fuscello.



Dei rossoneri si può solo parlare di un grande impegno, ma niente più; dallo scudetto sono tagliati fuori. D’altra parte, in sede di campagna acquisti, il Napoli ha piazzato due/tre acquisti di sicuro alto livello e si è dotato di un ottimo allenatore. Le rivali per lo scudetto non hanno fatto altrettanto.

A Empoli i bauscia, Campioni d’Italia, sono scesi in campo decisi a riprendersi dalla delusione patita la scorsa domenica contro la gobba. Ci sono riusciti con un gioco avvolgente, un Lautaro pimpante ed un Empoli rimasto in dieci per l’espulsione di Gloglochidze nella seconda parte del primo tempo. Nella ripresa l’Inter è apparsa straripante e con una doppietta di Frattesi e un capolavoro di Lautaro ha impallinato i volonterosi toscani. Come a Udine, dopo la sconfitta nel derby, la Beneamata si è mostrata concentrata, vogliosa di vittoria, decisa a dimostrare di essere la più forte del bigoncio.



A Torino il Parma si è portato, come d’abitudine, due volte in vantaggio contro i bianconeri che stanno facendo l’abitudine a partire sotto tono, andando sotto. Poi, come da prassi, i parmensi sono scoppiati, anche se hanno avuto un’occasione enorme per vincere. Ecco allora che i maramaldi in divisa bianconera hanno cercato in ogni modo di abbattere i gialloblù, ma non sempre il lato B è sufficiente per vincere. Ora anche la Dea le si è piazzata davanti in classifica; tempi duri per gli uomini di Motta.

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