Siamo alla decima giornata di Serie A e la fortuna non pare aver intenzione di abbandonare il Milan. Dopo due vittorie, con Verona e Bologna, cadute dal cielo, se n’è aggiunta una terza col Torino. Direte non è colpa dei casciavit se gli avversari attaccano, dominano l’incontro per lunghi periodi, ma non sono capaci di centrare la porta rossonera. Dopo una rete milanista – su cavolata della difesa granata – i torinisti hanno cominciato a macinare gioco, a prendere il sopravvento in tutti i reparti, ma, come dei “ciula”, a non tirare mai in porta.



Certo, il Toro ha un attacco inesistente, Belotti è il fantasma del vero Gallo e gli altri attaccanti sono inguardabili. Il Milan si è chiuso in difesa e per i granata si è fatta notte. Avrebbero potuto giocare per 15 giorni e mai sarebbero arrivati a pareggiare. La difesa rossonera, protetta da Kessie e Tonali, non ha avuto problemi contro una squadra che avanzava con passaggi orizzontali, dominava nel possesso palla, ma non tirava mai.



Clamoroso allo Stadium di Torino. Passa il Sassuolo trionfando 1-2 con rete al 96′: chi di spada ferisce, di spada perisce. A San Siro una dimessa Juventus, spinta da arbitro e Var, era riuscita a sottrarsi al proprio, mesto, destino; in questa giornata, classica pena di contrappasso, quanto ingiustamente sottratto all’Inter ha dovuto restituirlo doppio al Sassuolo. Ora è proprio fuori dal giro scudetto. La presenza di CR7 aveva coperto molte magagne, ora la gobba è nuda (e inguardabile) in ogni reparto. Il suo miglior giocatore, Dybala, non vale Recoba. Il centrocampo non esiste e la difesa balla. Conciati così è meglio dedicarsi alla Champions, in Italia non c’è trippa per gatti bianconeri.



Si è risvegliata la Dea che ha schiacciato la Sampdoria nonostante lo svantaggio iniziale. Inter molto rimaneggiata, quella scesa in campo ad Empoli. Nonostante ciò la squadra ha, da subito, mirato – riuscendovi – a comandare il gioco. L’Empoli è una buona squadra che mira a fare la partita anziché chiudersi a riccio. Gagliardini, che sostituisce Çalhanoğlu, gioca un po’ troppo basso e non entra nell’area avversaria. In essa stazionano Lautaro e Sanchez essendo Dzeko assente. I bauscia, anziché allargare il gioco, mirano a colpire al centro ove gli azzurri sono impenetrabili. Poche parate dei portieri. Primo tempo da 0-0 fino alla mezz’ora poi, il migliore in campo, D’Ambrosio, su assist di Sanchez ha superato il portiere Vicario per la gioia nerazzurra. Finalmente Brozovic ha cominciato a girare, e con lui tutta la squadra, in questa Inter il croato è insostituibile. E’ il “Draghi” della Beneamata!

Secondo tempo arrembante dell’Inter con l’Empoli che pare in crisi d’ossigeno. Entrata da rosso, e infatti lo riceve, di Ricci su Barella lanciatissimo verso la rete toscana. Nel frattempo la Maggica e la Lazio non riescono a sbloccare le loro partite. Entrambe attaccano, ma è più il fumo che non l’arrosto. A Empoli si è svegliato anche Gagliardini, che distribuisce a centrocampo e si butta in area colpendo un clamoroso palo. Comincia la saga delle parate di Vicario e degli errori interisti sottorete.

Proprio in contemporanea è passata la Lazio con la Fiorentina e ha incassato la Maggica a Cagliari. Per fortuna dei tifosi giallorossi i loro boys hanno avuto la giusta reazione ribaltando, meritatamente, il risultato. Ad Empoli ha raddoppiato, era ora, Dimarco, e così i nerazzurri si sono confermati la terza forza del campionato.

Manca, per concludere la giornata, Napoli contro Bologna, pizza versus tortellini. Gli azzurri non debbono perdere concentrazione se vogliono dare soddisfazione a chi non vuole vedere il diavolo in fuga. Mi raccomando!