Commentare una giornata di Serie A ove non ha giocato la Beneamata è come essere costretti a magnarsi un’anguria senza poterne sputare i semi. Così è successo che alla ribalta siano state prosaicamente chiamate squadre di seconda fascia. In particolare le gobbentruppen cui di truppen non è rimasto più nulla, un po’ come al vecchio toro Annibale dopo l’ultimo tentativo di saltare la staccionata. Di alto livello culturale la conferenza stampa finale; profumo per i non juventini e puzza di cacca di cane per i bianconeri. Una squadra partita per realizzare il triplete si trova ora in difficoltà ad assicurarsi la presenza alla prossima Champions: pare l’Inter del non rimpianto Stramaccioni, un’accozzaglia di calciatori messi in campo ad minchiam da tale Pirlo: nomen,omen.
Per i torinesi la settimana di Passione è iniziata prima della domenica in Albis: niente tappeti o ulivi, solo sofferenza. Paratici ha detto che Cr7 e Pirlo rimarranno. Certo, chi li vuole con quello che costano? Perdere a Torino contro il Benevento è roba da inchiesta federale, ancora più sfottente della sconfitta dei casciavit, in San Siro, contro la Cavese durante uno dei loro passaggi in Serie B. I bauscia, tutti malati, potrebbero non giocare più e vincere ugualmente il campionato. Diciannovesimo scudetto che sommato ai primi 5 (per cui 2.5) vinti quando Milano non brillava ancora di nerazzurro, fa 21.5, hurra!
Parlando ancora della 28^ giornata di Serie A si fa avanti la Lazietta che, anche a colpi di fortuna, si avvicina all’Europa; travolgente la Dea, oggi è inferiore solo all’Inter, farà ancora la Champions – pota – e la merita. Bello l’incontro fra Fiorentina e il Milan impegnatissimo a tenersi legato, come una gattina soriana, ai marroni degli interisti. Ha rischiato di lasciarci la ghirba ma alla fine è riuscito a vincere. Il nostro campionato per velocità, spettacolo e grinta è pari oramai al campionato svizzero; a livello europeo non siamo più nessuno, l’ultima coppa vinta è ancora quella dell’Inter di Mourinho. L’unica squadra che ha un gioco europeo è l’Atalanta, l’Inter vince in Italia ma fuori confine soffre.
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Per il derby del centro-sud in Serie A avrei scommesso sul pareggio. Le squadre sono entrambe forti, la Roma ha un ottimo attacco, il Napoli una difesa di ferro. Però un punto non sarebbe servito a nessuno vista la vittoria di Atalanta e Milan. Quest’anno poi i giallorossi non riescono a far punti con le grandi e subiscono sempre. Il Napoli è passato in vantaggio con poco sforzo; il centrocampo capitolino stava troppo basso, ciò allungava la squadra creando spazi per gli azzurri. La Roma nel primo tempo è stata inferiore sia nella fase di attacco che di difesa. Praticamente primo tempo tutto Napoli, ripresa più equilibrata anche se la Maggica è apparsa molliccia e ha permesso al Napoli di controllare l’incontro. Poche le emozioni.
Abbiamo fatto notte, la giornata è finita, manca Inter-Sassuolo ma non preoccupiamoci, si farà anche quella. Se la Maggica non vincerà l’Europa League rischierà di essere fuori da tutto.