La settima giornata del campionato di calcio di Serie A ha vissuto intense emozioni con le partite del sabato, che hanno viste impegnate Juventus e Inter, oltre a registrare la prima vittoria della Salernitana in questa stagione. Partendo dal Derby della Mole, l’ho sempre pensato, detto e scritto. Quando i Gobbi partono, non si fermano più, di riffa o di raffa il risultato lo portano a casa. Contro il Torino hanno incassato una vittoria alla Allegri: tutti compatti dietro, ripartenze veloci, un centrocampista a seguire l’azione e sparare a rete da fuori area.



L’allenatore toscano non mira mai al possesso palla, ma al contropiede. Oggi è stato il turno, a tirare e segnare, di Locatelli, a pochi minuti dal termine di un derby della Mole, che, per quello che l’incontro ha mostrato, avrebbe potuto finire in un giusto pareggio. Il Torino, infatti, si era fatto preferire per una mezz’ora del primo tempo, ma senza piazzare la botta vincente. La Juve, se non l’abbatti quando puoi, alla fine lo fa lei. I granata hanno messo vigore e corsa ma, senza Belotti, non hanno avuto profondità di gioco. Quando i bianconeri hanno accelerato e inserito Cuadrado, il loro giocatore migliore (anche se grande cascatore), il Torino ha ceduto, non è riuscito ad andare aldilà del chiudersi. La migliore qualità di palleggio juventino ha mandato il Toro fuori giri.



A Reggio Emilia, invece, l’Inter è partita come una furia e, in un quarto d’ora, ha buttato via un paio di occasioni. Poi è stato tutto il Sassuolo che, meritatamente, è passato in vantaggio, seppur su rigore. I neroverdi, giocando a uomo a centrocampo, hanno bloccato Brozovic, maggior fonte di gioco interista.

L’unico sbocco rimaneva Perisic, perché il Calha ha giocato una decina di minuti e le due punte non ricevevano rifornimenti. Dall’altra parte, Boga si è sempre posizionato in modo da non dare riferimenti a Dumfries e Skriniar: forse era il caso di utilizzare Darmian, anziché l’olandese. L’Inter del primo tempo è apparsa poca cosa, non è sembrata valere la metà dello squadrone dello scorso campionato La mancanza di Lukaku comincia ad essere evidente e il Correa odierno può fare pari e patta con Pinamonti. Molto più reattivo e attento il Sassuolo. Nella ripresa, poi, Inzaghi si è svegliato. Tolti dal campo gli spettatori non paganti e inseriti Vidal, Dimarco, Darmian e Dzeko, in pochi minuti è pervenuto al pareggio con l’ex romanista ,dopo una travolgente azione di Perisic. Come d’incanto, la squadra ha cominciato a correre. La partita è divenuta frenetica e giocata con schemi approssimativi. Attacchi di entrambe alla ricerca della rete decisiva, che è arrivata per i bauscia, anche per loro su rigore.



Con la vittorie delle due squadre più amate (e odiate) d’Italia è entrata nel vivo la giornata di Serie A che precede Emo Milano 2021, la mondiale della macchina utensile. Ora la pressione è tutta su Napoli, Dea e Casciavit, che si scontreranno fra loro, la Maggica e la Lazio. Chi non vuole perder terreno, batta un colpo. Vedremo chi riuscirà a batterlo.