So di scrivere una cosa ovvia ma, se non riusciamo a convivere con il Covid-19, non ci riprenderemo mai. Stiamo sempre pensando a divieti, mai a qualcosa di positivo che permetta la ripartenza. Abbiamo visto che: lavarsi spesso le mani, tenere la mascherina e le corrette distanze eliminano, o almeno attenuano, la possibilità aggressiva del “corona”. Da questo andrebbero promosse azioni che facciano comprendere che , attenendosi alle suddette regole, tutto è fattibile. Naturalmente anche sanzionando chi non si attiene ai protocolli. Anche nel calcio e in Serie A non era possibile ammettere negli stadi il 10% degli abbonati per settore ad ogni gara visto che le partite post lockdown saranno 10 in totale? Magari con l’obbligo di recarsi allo stadio solo in auto, o a piedi, e aprendo tutti i cancelli per eliminare gli assembramenti? Tanto non è procrastinando decisioni che si risolve il problema anzi,si innesca maggiore paura. Stiamo aspettando un vaccino, quando? Non è meglio che i medici di base abbiano “pacchetti” di medicinali da indicare ai pazienti appena si sospetta un caso? Parrebbero cose scontate ma forse manco di informazioni, visto che nessuno ci pensa.



Intanto in questo strana Serie A, nel quale conta più la resistenza fisica che la capacità di sviluppare gioco, la Juve si è portata a casa il nono scudetto consecutivo. Gli avversari, bauscia in primis, hanno giocato a ciapa no, si sono arresi prima del dovuto. Comunque complimenti ai Gobbi sperando sia l’ultima “vez” come in besame mucho. L’Inter ha fatto il minimo sindacale a Genoa per portarsi via i tre punti. Hanno fatto tutto il centrocampo e Lukaku che, talvolta, pare grottesco nei movimenti, ma segna sempre. Ottimo il subentro di Sanchez a un Lautaro vuoto di energie, spero le stia conservando per la parte finale di Europa League.



Bella la partita fra i casciavit e la Dea. Sono due squadre con molti giovani per cui, giocando ogni tre giorni, hanno un fisico che permette loro di riprendersi velocemente e corrono come pazzi. Giusto il pareggio che porta il Milan verso l’Europa e l’Atalanta a lottare per il secondo posto, lo scudetto dei poveri. Se quella del Napoli a Sassuolo è stata la prova del vicino incontro, di Champions, con il Barcellona siamo a terra. Senza i millimetrici conteggi vareschi, altro che vittoria. La difesa azzurra si è presentata con buchi da far impallidire il gruviera. Sono state tolte ai neroverdi quattro reti per intervento del Var. E’ un record! Di una lentezza esasperante il gioco dell’incontro fra Maggica e Viola. Le due squadre, tutto quello che potevano lo hanno dato contro l’Inter nei due turni precedenti. Un po’ più di lotta fra Verona e Lazio, le due squadre si equivalgono ed entrambe hanno un buon centrocampo con forti individualità: Amrabat per l’Hellas, Milinkovic-Savic per i romani. Poi, forse ricordandosi che c’è la televisione a riprenderle, le squadre si svegliano e, fra ultimo scorcio del primo tempo e inizio ripresa,segnano tutte. I laziali dilagano, a Roma invece ci si posiziona sul pareggio. Il finale è tutto per i giallorossi. Dopo una serie di tentatiti e pali colpiti i romanisti si vedono assegnato un rigorino che permette loro una vittoria meritata. Questo butta i milanisti nel pianto per problemi di classifica.



Analizziamo ora i Campioni d’Italia della Serie A sempre in attesa di vincere la Champions. Il primo tempo è durato finché Ronaldo ha buttato in rete una palla passatagli su battuta di punizione. Fino al 51′ la Sampdoria ha controllato tranquillamente la partita poi ha avuto un attimo di distrazione difensiva e i Gobbi l’hanno castigata. Meglio così altrimenti il primo tempo non sarebbe più finito. Le reti inviolate avrebbero meglio reso comprensibile l’andamento della gara. Poi, alla ripresa, i blucerchiati non hanno né forza, nè voglia di resistere. E allora la Juve va. Nel complesso del campionato non è certo contestabile la vittoria juventina, è la squadra più forte, compatta, con la rosa più completa e mette in soggezione gli arbitri. Non si è visto però un grande gioco: l’arrivo di Sarri non ha dato alcun contributo allo spettacolo. Ora, al di là della lotta per l’Europa dei poveri, il maggior interesse in questa Serie A rimane la sfida fra Genoa e Lecce per non retrocedere, vedo male i pugliesi.