Continua il campionato di Serie A. La notizia più importante di oggi per la Gobba è il rientro di Chiellini. Il resto è andato come doveva. Sospetto arancione per Cuadrado, l’arbitro ha sorvolato. Espulsione di Ayé con le Rondinelle in dieci, Juventus in festa con due retucce. Null’altro.
La Maggica si è fatta rimontare e sorpassare dalla Dea. Passata in vantaggio con Dzeko, su cavolata di Palomino, la Roma non ha saputo resistere al micidiale quarto d’ora bergamasco ad inizio ripresa. Troppo lento Mancini a centrocampo, imbranati i difensori su tiri provenienti da palle inattive. Così Palomino e Pasalic hanno schiacciato la Roma.
Il Napoli è passato a Cagliari. Una partita da reti inviolate. Solo una prodezza o un errore avrebbe potuto sbloccarla. Mertens ha scelto la prima via costringendo gli isolani alla sconfitta che pericolosamente sta diventando un’abitudine.
Dopo un primo tempo molto tattico (quasi una partita a scacchi) chiusosi con l’Inter in vantaggio, ad inizio secondo tempo la Lazio ha potuto pareggiare con un rigorino, ino, ino. JuObiettivamente le due squadre si equivalevano. I biancazzurri hanno un ottimo centrocampo, i bauscia una forza di squadra maggiore. Ci sarebbe stato un rigore su Young ma con Lazio e Juve è inutile pretenderli. Poi su mischione da calcio d’angolo, rete di Milinkovic con Padelli che si è buttato quando l’arbitro aveva già fatto in tempo a fischiare e indicare il centrocampo. L’Inter ha fatto molto poco per ricuperare. Lautaro è parso assente, Eriksen un punto di domanda. La Lazio, anche per il lato b ancora mostrato, può vincere lo scudetto, la Beneamata merita di essere nelle prime tre della Serie A.
Martedì leggerete nelle pagine interne dei quotidiani dello scontro fra le seconde squadre di Milano e Torino. Né casciavit né Toro giocano le coppe. Possono perciò essere usati per passare il lunedì sera. Un talk show con Di Maio sarebbe troppo pesante ad inizio settimana.