Serie A, 31^ giornata: il Milan doveva vincere e l’ha fatto. Col Genoa i casciavit hanno ottenuto i tre punti più per la determinazione mostrata che per il gioco. Il Grifone si è opposto senza paura e, con pochissima fortuna in più, il pareggio se le poteva portare a casa: ha buttato due occasioni nel finale che gridano vendetta. Con questo successo i rossoneri si sono praticamente assicurati la partecipazione alla prossima Champions e possono ancora sperare nello scudetto. Intanto il Governo ha deciso che per la fase finale degli Europei di calcio, agli incontri di Roma gli spettatori potranno occupare il 25% dei posti disponibili.



Pensando a tutto quanto va organizzato agli ingressi, per il mantenimento delle distanze, penso che il biglietto di accesso possa essere venduto solo ai vaccinati. Altrimenti non si capirebbero i limiti posti per molte altre situazioni più semplici, regolate – giustamente – da protocolli rigorosi: ristoranti, teatri, fiere e altro.



Tornando alla Serie A la Lazio, contro il Benevento, ha fatto un salutare allenamento seppure con un finale un po’ al cardiopalma. Atalanta vs Juventus, per tutto il primo tempo, è stata un po’ una lagna. Gobbi e uomini della Dea avevano più paura di perdere che voglia di vincere. Un po’ più coraggiosi i bianconeri ma niente di incisivo. Secondo tempo in linea con il primo. Torinesi all’attacco e bergamaschi pericolosi nelle ripartenze. Quando tutti avrebbero scommesso sulla fine a reti inviolate i nerazzurri hanno piazzato la botta-partita che mette in dubbio, per la Juve, anche la prossima Champions. La Maggica a Torino, dopo pochi minuti, è passata in vantaggio; poi si è bloccata. I granata hanno dominato tutto il primo tempo facendo una grande mole di gioco ma rimanendo sotto nel punteggio; anzi, l’unica volta che la Roma è riuscita a partire in contropiede ha rischiato di raddoppiare. Tanto va la gatta al lardo che guadagna un gollettino. Questo è successo a inizio ripresa col Toro che, continuando ad attaccare, è arrivato al pareggio. Non solo, proseguendo col medesimo gioco i giallorossi, peraltro zeppi di riserve ,hanno subito il sorpasso. La squadra ha dato l’impressione di pensare più al proseguimento nell’Europa League che non al campionato.



È scoppiato il grande scontro fra la UEFA e le squadre che verrebbero organizzare un campionato Europeo detto Superlega; naturalmente tutto è connesso a necessità economiche delle grandi squadre che hanno, tutte, debiti che non possono più estinguere dato il rapporto negativo attuale fra incassi e spese. È semplice capire che un Inter-PSG darebbe un’entrata maggiore di Inter-Chievo.
Però, quando le squadre andranno in trasferta ogni due settimane (trasferte in tutta Europa) quanti tifosi avrebbero il tempo e i soldi per seguirle? Poi le squadre maggiori hanno tifosi in tutta Italia che aspettano con ansia che arrivi la “loro squadra” ad incontrare quella dell’area in cui vivono: Genoa, Torino, Napoli, Palermo e altre. Il calcio fa parte del desiderio dei tifosi ed è per e con loro che viene giocato. Ho l’impressione che si stia facendo di tutto per disamorarne i giovani.

C’è voluta un’autorete di Handanovic, in combutta con Vrij per sbloccare a Napoli il big match di Serie A, molto tattico, tra i partenopei e l’Inter. Il Napoli attaccava e i bauscia chiudevano tutti i varchi e, non con grande costrutto, ripartivano creando blandi pericoli. Insomma gli azzurri nel primo tempo qualcosa in più lo hanno meritato anche se, dopo lo svantaggio, i nerazzurri hanno aumentato la velocità e “rischiato” un paio di volte il pareggio ,dopo aver colpito anche un palo e una traversa. Il tipo di gioco dei due team è oramai conosciuto: l’Inter aspetta l’avversario lasciandolo palleggiare e infilandolo al primo errore, il Napoli porta la palla puntando sulla velocità, negli ultimi trenta metri, dei propri attaccanti.

Iniziata la ripresa si è visto subito che la Beneamata non era disposta a perdere: scambi in velocità, Hakimi e Barella imprendibili tanto che da una loro iniziativa la palla è arrivata ad Eriksen che, con un sinistro preciso, ha infilato Meret. Alla fine il pareggio premia entrambe, i nerazzurri avrebbero meritato qualcosa in più ma impattare sotto il Vesuvio in Serie A, di questi tempi, è un risultato di tutto rispetto; lo scudetto inoltre si avvicina.