Non si può scrivere un commento a questa giornata di serie A senza accennare alla tragedia cacciavitesca che si è consumata lo scorso mercoledì al Meazza. In semifinale di Champions non si era mai vista una disfida così impari, un Milan di grande tradizione vittoriosa in Europa, preso a pallonate da un’Inter qualunque, quasi un bambino che insulta un vecchio dal grande passato così lontano che nessuno più ricorda. Solo il palo ha salvato Maignan dalla terza umiliazione in un quarto d’ora che avrebbe chiusa ogni discussione sul passaggio per la finale. Ora tutto è rimasto aperto, anzi vedo i rossoneri favoriti per il passaggio perché i dirimpettai sono specializzati nell’autodistruzione. Tutti ricordiamo l’eliminazione, negli anni novanta, dall’Europa per merito del Bayern, sconfitto a Monaco per 2-0 e vittorioso a San Siro per 3-1. Facciamo una previsione? Passano i diavoli ai rigori! (Corna, bicorna…)
Buon per le milanesi che alla prossima Champions potranno accedere per merito di Sarri. La Lazio, come tutte le squadre sarriane, è in caduta libera da cinque giornate e solo la fortuna le ha permesso di rubare un pareggino col Lecce. Sono in vena di previsioni: Napoli, Juve (autorità permettendo), Inter e Milan andranno in Champions. La Beneamata è lanciatissima, pur con otto panchinari, in campo per l’occasione, ha travolto un ben impostato Sassuolo. Peana bauscia alla rete iniziale di Lukaku che ha infilato l’incrocio con una sassata terribile. Normale prestazione per le riserve in campo ad eccezione di Bellanova, spaesato e inutile anche se, sbagliando a tirare, ha provocato un’autorete neroverde, e Correa molle come un fico. Entrato il Toro subito si è registrata un’altra rete nerazzurra che pareva il preludio alla goleada. Invece due svarioni della difesa interista hanno messo in ambasce, come sempre, la difesa interista. Poi ci ha pensato Lukaku, 4-2 e buonanotte.
Cosa si può pretendere da Pioli? La società gli ha reso disponibile una rosa di calciatori dei quali solo 3/4 sono da parte sinistra della classifica di serie A. Lui, con parecchio fattore C, ha vinto un campionato, sta lottando per andare a Istanbul per la finale di Champions, è in lotta per l’Europa maggiore 2024. I diavoli hanno perso a La Spezia e sono andati a chiedere scusa alla curva. Di che cosa? Ce l’hanno messa tutta, il problema è che se inserisci le riserve, al posto dei pochi giocatori buoni, lo Spezia ti può inchiappettare. Sic fuit. Ora hanno due giorni, e tre ore più dell’Inter, per prepararsi ad un grande derby. Il primo lo ha vinto la migliore al secondo mancano poche ore. Stem a vide’.
Ottimo suggello messo dal Monza al proprio notevole campionato. La vittoria sul Napoli campione d’Italia resterà scritto, con grande evidenza, nell’archivio dei brianzoli: è l’evento più significativo nella città brianzola dopo l’esposizione della corona ferrea. I campani hanno giocato solo per dovere imposto dalle autorità calcistiche, ma di ciò non verrà fatta parola. Viceversa va sottolineato l’ottimo risultato ottenuto dalle aziende che hanno partecipato alla fiera Lamiera in Milano. D’altra parte il maggiore consumo in Europa di macchine utensili che lavorano la lamiera avviene in Italia. Le incentivazioni collegate ai provvedimenti 4.0 sono state realmente una manna per inserire tecnologia nel manifatturiero nazionale.
Era una manna per la Maggica la sconfitta del Milan, con una vittoria a Bologna lo avrebbe raggiunto in classifica. Invece, un po’ per gli infortuni e molto per prepararsi all’importante appuntamento di Europa League, Mourinho ha messo in campo una squadra raffazzonata che non ha mai dato l’impressione di poter vincere, anzi. Ora il quarto posto dista sei punti, potranno farcela i giallorossi? Non sarà facile, meglio vincere la League e entrare da lì.
Partita moscia della Juve intrappolata da Ballardini che ha saputo disporre la Cremonese in modo da coprire ogni zona di campo e interrompere le linee di passaggio. Il resto lo sapeva fare Carnesecchi, un ottimo portiere. La Gobba si è mostrata troppo passiva, nessuno sapeva saltare l’uomo e contro difese chiuse è difficile risolvere le partite se nessuno sa entrare in area. È inutile mettere tutti gli attaccanti che hai perché rischi di sbilanciarti a centrocampo e di avere meno disponibilità di calciatori che sparino da fuori area. Si è di nuovo infortunato Pogba che pareva aver finito il letargo. La gara si è svolta costantemente nella trequarti lombarda e si è subito capito che solo un calcio da fermo o una lecca da fuori avrebbe potuto risolvere l’incontro. È accaduto con Fagioli che dal limite ha mandato in serie B la sua ex squadra e poi con Bremer su calcio d’angolo. Il resto è servito a consumare i minuti obbligatori per regolamento.
In fondo alla classifica di serie A lo Spezia ha di nuovo raggiunto il Verona che, dopo un lungo inseguimento per togliersi dal terzultimo posto, pare un poco sulle gambe. La lotta per la quartultima posizione si è ridotta a Spezia, Hellas e Lecce. La Salernitana battendo l’Atalanta si è chiamata fuori dai pericoli e ha escluso la Dea dalla lotta per l’Europa che conta. De hoc satis.